30 giorni di buio

30 Days of Night

NUOVA ZELANDA 2007
Ogni anno, quando l'oscurità avvolge per un mese l'isolata cittadina di Barrow, in Alaska, gli abitanti sono costretti a combattere contro un'orda di insaziabili vampiri assetati di sangue che seminano morte e distruzione.
SCHEDA FILM

Regia: David Slade (II)

Attori: Josh Hartnett - Sceriffo Eben Oleson, Melissa George - Stella Oleson, Danny Huston - Marlow, Ben Foster - Lo straniero, Mark Boone Junior - Beau Brower, Mark Rendall - Jake Oleson, Amber Sainsbury - Denise, Manu Bennett - Vicesceriffo Billy Kitka, Megan Franich - Iris, Joel Tobeck - Doug Hertz, Elizabeth Hawthorne - Lucy Ikos, Nathaniel Lees - Carter Davies, Craig Hall - Wilson Bulosan, Chic Littlewood - Issac Bulosan, Peter Feeney - John Riis, Tim McLachlan - Archibald, Min Windle - Ally Riis, Elizabeth McRae - Helen Munson, Rachel Maitland-Smith - Gail Robbins, Jared Turner - Aaron, Pua Magasiva - Malakai, Camille Keenan - Kirsten, John Rawls - Zurial, Andrew Stehlin - Arvin

Soggetto: Ben Templesmith - graphic novel, Steve Niles - graphic novel

Sceneggiatura: Steve Niles, Stuart Beattie, Brian Nelson

Fotografia: Jo Willems

Musiche: Brian Reitzell

Montaggio: Art Jones

Scenografia: Paul D. Austerberry

Arredamento: Jaro Dick

Costumi: Jane Holland

Effetti: Joe Dunkley - trucco, Weta Digital Ltd., PRPVFX Limited, Film Effects Co. Ltd.

Durata: 113

Colore: C

Genere: THRILLER HORROR

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR

Tratto da: omonima graphic novel di Steve Niles e Ben Templesmith

Produzione: GHOST HOUSE PICTURES, DARK HORSE ENTERTAINMENT, COLUMBIA PICTURES

Distribuzione: MEDUSA (2008)

Data uscita: 2008-02-08

TRAILER
NOTE
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 19 AGOSTO 2009 HA ELIMINATO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI.
CRITICA
"Era dai tempi di 'Blade 2' di Guillermo Del Toro che non si vedevano dei vampiri così belli al cinema. (...) Finale con colpo di scena e struggente momento di morte poetica molto simile alla scena più bella di 'Blade 2'. Da una graphic novel di classe ecco un horror realmente originale per ambientazione ed eleganti effetti splatter che inondano la neve di sangue e immagini che faremo fatica a scordare. Il figlio di John Huston conferma di essere un attore dal talento mostruoso." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 8 febbraio 2008)

"L'Alaska di '30 giorni di buio' di David Slade è... la Nuova Zelanda con neve artificiale. Eppure
l'ambientazione - un paese di 150 abitanti, per un mese l'anno senza sole - è la vera trovata di una
storia che mescola il polare la cosa da un altro mondo al vampiresco Van Helsing. Nell'epoca dei telefonini, gli sceneggiatori devono trovare un pretesto per isolare una comunità: qui sarebbe bastato distruggere l'unico ripetitore, invece si fanno bruciare tutti i telefonini del circondario! E si mette alla testa dei dentatissimi invasori, una dozzina, un riflessivo quarantenne (Danny Huston) - con cappotto Armani portato aperto nella tormenta! -, ma incapace di capire che, privando del riscaldamento le cinquanta case del borgo, ne sniderebbe i superstiti. Josh Hartnett, lo sceriffo, ha due espressioni: col cappuccio e senza." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 8 febbraio 2008)

"Naturalmente chi non ama l'horror non troverà nel film molto di cui compiacersi, ma gli affezionati del genere, oltre ad apprezzare quella curiosa novità di vampiri in campo trenta giorni di seguito, non mancheranno di trovare nella sua rappresentazione delle occasioni di interesse: tra ansie, paure, sorprese. Nei panni dello sceriffo, Josh Harnett, reduce, con successo, da 'Sin City' di Rodriguez e da 'The Black Dahlia' di De Palma." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 8 febbraio 2008)

"'30 giorni al buio' è una serie B promossa a categoria produttiva superiore, ma di concezione basica. Insomma le orrende creature arrivano quasi subito e per la restante ora e mezza cercano di sbranare gli umani, che restano infettati. I superstiti si nascondono, i mostri li trovano è così via daccapo. Per un po' il gioco è abbastanza eccitante, ma alla lunga stanca: né bastano la moltiplicazione delle truculenze o le bambine prese a prestito dalla 'Notte dei morti viventi' per rilanciare la paura." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 febbraio 2008)