10 Cloverfield Lane

USA 2016
In seguito a un incidente stradale, una giovane donna si risveglia nel seminterrato di un uomo che dice di averla salvata da un attacco chimico che ha reso la zona inabitabile.
SCHEDA FILM

Regia: Dan Trachtenberg

Attori: Mary Elizabeth Winstead - Michelle, John Goodman - Howard, John Gallagher Jr. - Emmett, Suzanne Cryer - Leslie

Soggetto: Josh Campbell, Matthew Stuecken

Sceneggiatura: Josh Campbell, Matthew Stuecken, Damien Chazelle

Fotografia: Jeff Cutter

Musiche: Bear McCreary

Montaggio: Stefan Grube

Scenografia: Ramsey Avery

Arredamento: Michelle Marchand II

Costumi: Meagan McLaughlin Luster

Effetti: Matt Kutcher, Luke McDonald, Spectrum Effects Inc.

Altri titoli:

The Cellar

Ten Cloverfield Lane

Durata: 105

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: RED EPIC DRAGON, REDCODE RAW, (2K)/PANAVISION, D-CINEMA (1:2.35)

Produzione: J.J. ABRAMS, LINDSEY WEBER PER BAD ROBOT, PARAMOUNT PICTURES, SPECTRUM EFFECTS

Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY

Data uscita: 2016-04-28

TRAILER
NOTE
- NELLA VERSIONE ORIGINALE LA VOCE DI BEN E' DI BRADLEY COOPER.
CRITICA
"Otto anni fa il fantascientifico 'Cloverfield' fu un successo a sorpresa e i suoi fan cominciarono ad attenderne con impazienza il seguito. Che sotto l'egida dello stesso produttore, l'idolo dei geek J.J. Abrams, ora è arrivato: e che tuttavia, titolo a parte, somiglia pochissimo a un sequel. Pur innervato da connessioni con la sci-fi, ' 10 Cloverfield Lane' dell'esordiente Dan Trachtenberg è in sostanza un thriller paranoico e claustrofobico a tre personaggi, sapiente nell'instaurare una tensione progressiva e affidato in massima parte alla credibilità degli interpreti. Tra i quali spicca un eccezionale John Goodman in una delle sue interpretazioni maiuscole: imprevedibile e generoso, indecifrabile e collerico, sempre sull'orlo dell'eccesso ma capace di fermarsi sempre un attimo prima di strafare." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 28 aprile 2016)

"J.J. Abrams, lo ha definito meno un sequel che un successore spirituale di 'Cloverfield' e, fin dall'inizio, '10 Cloverfield Lane' evoca lo stesso amore per la sci-fi a basso costo degli anni quaranta e cinquanta che attraversa, non solo il film diretto nel 2008 da Matt Reeves, ma tutto il lavoro del regista dell'ultimo 'Star Wars'. Tra la paranoia della Guerra fredda riflessa nelle invasioni marziane di Jack Arnold e William Cameron Menzies, quella inventata radiofonicamente dal Mercury Theater di Welles in 'La guerra dei mondi', e i 'Saw', '10 Cloverfield Lane' è un film di genere come se ne facevano molti anni fa. Solo molto più costoso. La sua relativa purezza sta nei limiti che s'impone; più per affinità elettiva, che per reale costrizione finanziaria, giocando sui meccanismi della paura scavati dentro un unico spazio (un rifugio sotterraneo) e la temibile ambiguità di un personaggio. Il resto - fuori- è lasciato all'immaginazione. Almeno fino a circa quindici minuti dalla fine. (...) Howard (nell'interpretazione sfaccettata di Goodman) è un ex militare delle forze speciali, il suo volto passa dall'imperscrutabilità , alla ferocia di un orco, alla dolcezza di un padre. (...) Dan Trachenberg (alla sua prima regia) e i suoi sceneggiatori (tra cui anche Damien Chazelle) usano il template della guerra fredda ma, in quest'anno elettorale, la paura di quello che sta fuori, e che non appare per quasi tutto il film, evoca la paranoia «dell'altro» che sta facendo la fortuna politica di Donald Trump. E quel labirinto sotterraneo, con divani imbottiti da cui guardare uno schermo tv scollegato da quello succede nel mondo, il miraggio di un'America congelata e protetta dalla sua cecità. L'immagine è abbastanza forte e rimanda all'horror politico da cui Romero, Carpenter e Tobe Hooper, con la sua famiglia cannibala nella foresta, hanno tratto capolavori. Un meccanismo di suspense ben oliato ed efficace, '10 Cloverfield Lane', senz'altro, capolavoro non è. E diventa più convenzionalmente «abramsiano» - passando dal piano politico a quello dei nerds - nella sua ultima parte (...)." (Giulia D'Agnolo Vallan, 'Il Manifesto', 28 aprile 2016)

"'10 Cloverfield Lane' comincia come 'Psyco' (donna in fuga) continua come 'Zombi' di Romero (nuova 'famiglia' in ambiente protetto) e finisce come 'Independence Day' (ma il pensiero va anche al nostro ottimo 'L'arrivo di Wang' dei Manetti Bros). Puro grande popcorn cinema realizzato però da intellettuali (in produzione J.J. Abrams). Si gode in diretta la tensione e poi si riflette su quanto tutto il film possa essere una parabola sul potere delle donne contro un maschio (umano e anche non) invadente, oppressivo e paternalista. Goodman e Winstead super. Lui sguazza nell'ambiguità e lei conferma di poter diventare la nuova Sigourney Weaver." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 aprile 2016)

"Niente a che vedere col 'Cloverfield' di qualche anno fa. Nonostante il titolo sia lo stesso e il produttore idem (...). Piacerà a chi ha un debole per i thriller claustrofobici. E un'ammirazione mai calata per John Godmam il grassone feticcio dei Coen. Qui ha un ruolo di cattivissimo e si destreggia alla grande." (Giorgio Carbone, 'Libero', 28 aprile 2016)

"Chi soffre di claustrofobia è meglio che stia alla larga. Ma probabilmente anche Dracula si annoierebbe a morte." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 28 aprile 2016)