Viaggio a Tokyo
Tôkyô monogatari
GIAPPONE - 1953

Una coppia di anziani decide di lasciare la provincia e fare un viaggio a Tokyo, in visita ai figli che lavorano e vivono lì. A loro sembra una splendida idea per riunire la famiglia, ma ad attenderli trovano solo un muro di indifferenza. Dei loro figli, due - uno medico e l'altra parrucchiera - sono incalzati dal lavoro e dal ritmo frenetico della città, non hanno tempo per loro e li trattano con freddezza e distacco. Solo una delle nuore, la vedova del figlio più piccolo, morto in guerra, sembra avere il piacere di trascorrere del tempo con i due anziani. Per il fine settimana i figli regalano loro una vacanza in una località turistica, per allontanarli e potersi godere in pace il tempo libero. La coppia, consapevole di aver perso l'unità familiare, tornerà delusa a casa, dove li aspetta la morte...
- Regia:
- Attori: - Shukishi Hirayama, - Tomi Hirayama, - Noriko, - Shige Kaneko, - Koichi Hirayama, - Fumiko Hirayama, - Kyoko Hirayama, - Sanpei Numata, - Kurazo Kaneko, - Keizo
- Soggetto: Yasujirô Ozu, Kôgo Noda
- Sceneggiatura: Kôgo Noda, Yasujirô Ozu
- Fotografia: Yûharu Atsuta
- Musiche: Kojun Saitô
- Montaggio: Yoshiyasu Hamamura
- Scenografia: Itsuo Takahashi, Tatsuo Hamada
- Costumi: Taizo Saito
-
Altri titoli:
Die Reise nach Tokio
Tokyo Story
Conte de Tokyo
Cuentos de Tokio
Viaje a Tokio
Voyage à Tokyo
Una storia di Tokyo - Durata: 135'
- Colore: B/N
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: 35 MM/DCP (1:1.37)
- Produzione: SHOCHIKU FILMS LTD
- Distribuzione: TUCKER FILM (2015)
- Data uscita 22 Giugno 2015
NOTE
- LUNGHEZZA: 14 RULLI 3702 METRI
- PRIMA: 3 NOVEMBRE 1953.
- PRESENTATO AL 63. FESTIVAL DI BERLINO (2013) NELLA SEZIONE 'BERLINALE CLASSIC'.
- PRIMA: 3 NOVEMBRE 1953.
- PRESENTATO AL 63. FESTIVAL DI BERLINO (2013) NELLA SEZIONE 'BERLINALE CLASSIC'.
CRITICA
"Eterni, non attuali, clamorosamente in controtendenza contro il rumore spesso inutile del cinema di oggi, quello di Ozu cerca silenziosamente le vie della coscienza senza inutili movimenti di macchina, le mosse sono tutte interiori. 'Viaggio a Tokyo' (...) è un pezzo di malinconia e di vita che un gruppo di straordinari attori porta a domicilio." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2 luglio 2015)