USS Indianapolis
USS Indianapolis: Men of Courage

- Regia:
- Attori: - Capitano Charles Butler McVay, - Ufficiale Capo McWhorter, - Ammiraglio Parnell, - Tenente Adrian Marks, - Ufficiale Capo Brian "Bama" Smithwick, - Tenente West, - Waxman, - Clara, - Tenente Standish, - Theodore, - Louise McVay, - Comandante Hashimoto, - Lindy, - Deuce, - Connor, - D'Antonio, - Garrison, - Alvin, - Quinn, - Wilbur C. "Chuck" Gwinn, - Sanchez, - Jean-Pierre, - Capitano Ryan, - Cavanaugh, - Giudice Bazemore, - Paul, - Fireplug, - Daisuke, - Nakadai, - Donna, - Tenente Carroll, - Billingsly, - Ammiraglio Neyland, - Slim, - Hollis
- Sceneggiatura: Cam Cannon, Richard Rionda Del Castro
- Fotografia: Andrzej Sekula
- Musiche: Laurent Eyquem
- Montaggio: Robert A. Ferretti
- Scenografia: Joe Lemmon
- Arredamento: Jennifer Lemmon
- Costumi: Patrick O'Driscoll
- Effetti: HydroFlex, Silo Enterprises
- Durata: 128'
- Colore: C
- Genere: AZIONE, DRAMMATICO, STORICO
- Produzione: RICHARD RIONDA DEL CASTRO, MICHAEL MENDELSOHN PER HANNIBAL PICTURES, USS INDIANAPOLIS PRODUCTION, PATRIOT PICTURES, IN ASSOCIAZIONE CON SATURN FILMS, MMP FILMS, UNION PATRIOT CAPITAL MANAGEMENT
- Distribuzione: M2 PICTURES (2017)
- Data uscita 19 Luglio 2017
TRAILER
RECENSIONE
Ecco un film che avrebbe potuto essere molto più significativo e degno di considerazione se fosse stato realizzato con il budget necessario. L’opera di Mario Van Peebles racconta infatti la tragedia dell’incrociatore pesante che nel 1945, dopo aver consegnato la bomba atomica che sarebbe stata poi sganciata su Hiroshima, venne affondato da un sommergibile giapponese. I sopravvissuti dell’equipaggio rimasero quattro giorni in mare aperto, vittime degli attacchi ripetuti e letali di squali.
Invece di essere impostato come un action-splatter USS Indianapolis si rivela invece un melodramma che ricostruisce l’intera vicenda della nave e del suo equipaggio. Seppur troppo lungo (due ore abbondanti) il film si regge su una sceneggiatura piuttosto solida, che viene sviluppata dal regista con delle idee ben precise. Peccato che gli effetti speciali grossolani riducano la messa in scena a un B-movie esteticamente non molto superiore a goliardiche scorribande come ad esempio Sharknado e i suoi sequel.
Pur con tutta la sua retorica di fondo, USS Indianapolis avrebbe meritato un altro sforzo produttivo, quello che di solitamente si riserva ai film bellici che vogliono incensare lo spirito patriottico americano. Peccato che in questo caso non sia successo.
CRITICA
"Una nave, dai trascorsi eroici (aveva combattuto a Okinawa come a Jiwo Jima), incaricata del trasporto dell'arma letale che concluderà con un'inutile tragedia una tragica guerra; un naufragio epocale, un innocente colpevolizzato, un risarcimento tardivo: gli elementi per realizzare un film di forte impatto c'erano tutti, ma gli sceneggiatori Cam Cannon e Richard Rionda del Castro li hanno mancati sbagliando i tempi narrativi; e creando intorno a un protagonista troppo debolmente inciso - ovvero McVay incarnato da un Nicolas Cage che fa quel che può - un tessuto corale di stereotipo schematismo. Quanto al regista Mario Van Peebles mostra scarsa finezza sia nell'inscenare il privato - amori a terra e rapporti fra commilitoni; sia nell'impaginare le sequenze d'azione e di mare. La Uss Indianapolis avrebbe meritato di meglio e di più." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 20 luglio 2017)
"Piacerà a patto che non prendiate il film per il verso sbagliato, come un'imitazione di 'Titanic' (prima parte) e dello 'Squalo' (nella seconda). Rispetto ai due modelli (sempre che li abbia tenuti presenti, ma il regista Van Peebles giura di no) 'USS Indianapolis' rimane parecchio distanziato, sia nella resa spettacolare che nella tensione. Ma se non pretendete dal film più di quello che vuol essere, un onesto kolossal catastrofico, allora le due ore si seguono bene. II disastro è messo in pagina coi tempi giusti. L'assedio degli squali non ha cadute di suspense. E se i personaggi non escono dalla prevedibile casistica del film bellico, il regista non manca di dar loro un senso e una direzione, raccontando i conflitti di classe proprio nelle settimane in cui sembravano placati dalla comune lotta (bianchi e neri affratellati nella guerra contro il nazismo). Se Van Peebles rovescia la sua simpatia sul marinaio afro americano ("Ho combattuto per l'America perché spero che l'America sia migliore nel futuro") dall'altra concentra tutta la sua avversione su un personaggio bianco delle classi privilegiate ("Non potete salire sulla scialuppa. Qui ci possono stare solo i feriti e gli ufficiali"). Cosa manca a 'USS Indianapolis' per guadagnarsi le tre stellette di critica? Una cosa principalmente, un protagonista all'altezza. Nicolas Cage si porta la sua espressione pecorile dall'inizio alla fine. E sì che ne accadono di cose, tra l'inizio e la fine." (Giorgio Carbone, 'Libero', 20 luglio 2017)
"Film bizzarro. Estremamente retorico e farraginoso ma al contempo feroce nello sdegno per quel processo infame. Nicolas Cage è il capitano della USS. Basta una scena di pianto davanti al nemico giapponese per ricordarci che grande attore continui ad essere il nipote di Francis Ford Coppola." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 agosto 2017)