UNA MAGNUM PER MCQUADE

LONE WOLF MCQUADE

USA 1983
Un ranger del Texas, J. J. McQuade, leggenda vivente per le sue eroiche imprese contro la malavita, si trova invischiato in un pericoloso traffico d'armi su larga scala. A dirigere il traffico è il crudele Wilkes, che lo fa all'insaputa di Falco, suo ex capobanda. Per assicurarsi che McQuade, non possa ostacolarlo, Wlkes uccide unt estimne e un amico di McQuade, gli rapisce la figlia, che viveva con la moglie separata del ranger, e gli mette alle costole, per essere sempre informato delle sue mosse (ed anche per distrarlo dal suo dovere) la bella e ricca Lola. Ma McQuade, sollecitato dall'agente dell'FBI che gli era stato affiancato all'inizio delle indagini e che, indirettamente, aveva causato la sospensione del servizio per insubordinazione del ranger, si getta nella mischia con il suo indomito coraggio e, insieme all'agente federale e a un poliziotto suo amico, espugna la cittadina dove Wilkes s'era rifugiato e libera sua figlia. Ma, nello scontro finale, la bella Lola muore per salvare la vita del ranger, del quale, nel frattempo, s'era innamorata.
SCHEDA FILM

Regia: Steve Carver

Attori: Robert Beltran - Kayo, David Carradine - Raweley Wilkes, Barbara Carrera - Lola Richardson, Jorge Cervera Jr. - Jefe, Sharon Farrell - Molly, L.Q. Jones - Dakota, Leon Isaac Kennedy - Jackson, Dana Kinnell - Sally, Chuck Norris - J J Mcquade, Daniel Sanderson - Snow, R.G. Armstrong - Tyler

Soggetto: B.J. Nelson, H Kaye Dyal

Sceneggiatura: B.J. Nelson

Fotografia: Michael Sibley, Jerry Callaway

Musiche: Roger Shearman, Rick Kline, Francesco De Masi

Montaggio: Anthony Redman

Durata: 107

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: NORMALE

Produzione: ORION PICTURES

Distribuzione: COMPAGNIA DISTRIBUZIONE EUROPEA - DOMOVIDEO

CRITICA
Col piede sull'acceleratore della violenza e del rocambolesco, il film non si cura né di verosimiglianze né tanto meno di problemi psicologici. E' così eccessivo in tutto che può riuscire persino gradevole. (Laura e Mmorando Mmorandini, Ttelesette) La violenza è tanta, in questo film dove "l'eroe" è una specie di spaccatutto invincibile ed invulnerabile. Ed è proprio l'incredibilità più assoluta di tutta la trama del film che, alla fine, porta lo spettatore al disincantamento nei confronti di una storia, che in altro modo, avrebbe posto il fianco a più serie riserve. (Segnalazioni Cinematografiche)