TRE MOGLI

SPAGNA 2001
TRAMA BREVE
Tre donne di diversa estrazione sociale hanno una cosa in comune: i loro rispettivi mariti, impiegati nella stessa banca, sono scomparsi e con loro diversi miliardi. Bianca, Billie e Beatrice partono alla volta dell'Argentina per seguire le tracce dei tre fuggitivi.

TRAMA LUNGA
E' la sera dell'ultimo dell'anno, quando il cassiere Antonio, il direttore Saverio e la guardia giurata Gino portano a termine una rapina nella banca dove lavorano. Bianca, Beatrice e Billie, le rispettive mogli, restano invano ad aspettarli per festeggiare il capodanno. Passano dodici mesi, e finalmente le tre donne decidono di mettersi alla ricerca dei mariti, segnalati a Buenos Aires. Sull'aereo per l'Argentina fanno conoscenza, ma in modo forzato e controvoglia: Bianca è una timida donna media, Beatrice si ritiene di condizione superiore, Billie vive nella dimensione della periferia urbana. Arrivate a Buenos Aires, le ragazze capiscono di dover unire le forze e, partendo da alcuni indizi, si mettono in movimento. In macchina arrivano in Patagonia, e una comincia a dire: "Si sta bene noi tre da sole senza uomini". Dall'attrice Carmen, che viveva con Antonio, apprendono che i tre forse hanno aperto un ristorante. Con aereo e macchina arrivano a Capo Horn. In località Perito Moreno, alcuni testimoniano che i tre sono morti, tentando di farsi strada nel ghiacciaio. Quando si stanno abituando a questa situazione, Bianca riceve una e-mail da Antonio: i mariti chiedono alle mogli di raggiungerli in una località dove hanno aperto una banca. Le donne vanno, li vedono da lontano lavorare alla maniera di sempre e impaurite fuggono. Un anno dopo, Amedeo, il poliziotto che aveva seguito il trio, è sposato con Billie che è incinta. Bianca e Beatrice hanno aperto un ristorante a Buenos Aires. Beatrice ride: "Loro ci cercano e non sanno che siamo qui in città".
SCHEDA FILM

Regia: Marco Risi

Attori: Francesca D'Aloja - Beatrice, Iaia Forte - Bianca, Silke - Billie, Greg - Amedeo, Loles León - Consuelo, Juan Palomino - Ramon, Mirta Wons - Maria Ausilia, Patricia Echegoyen - Catherine, Giuseppe Fiorello - Miguelito

Soggetto: Silvia Napolitano

Sceneggiatura: Marco Risi, Silvia Napolitano

Fotografia: Italo Petriccione

Musiche: Andrea Rocca

Montaggio: Valentina Girodo

Scenografia: Roberta Casale, Evelin Bendjeskov

Costumi: Metella Raboni

Durata: 105

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: SORPASSO FILM, RAI CINEMA, STAR EDIZIONI CINEMATOGRAFICHE, MEDIA PARK, DELTA PRODUCCIONES

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2001-10-26

TRAILER
NOTE
CANDIDATO AI NASTRI D'ARGENTO 2002 PER LA MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (IAIA FORTE)
CRITICA
L'idea è divertente (...) Però Marco Risi, 50 anni, regista di film di denuncia o d'impegno quali 'Soldati', 'Mery per sempre', 'Ragazzi fuori', 'Il muro di gomma', 'Il branco', non è portato per la commedia, diversamente da suo padre Dino Risi: il film non è riuscito e neppure è interessante o innovativo quanto il grottesco 'L'ultimo Capodanno'". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 26 ottobre 2001)

"Marco Risi si diverte a pedinare le sue 'Tre mogli' premendo con cautela perfino eccessiva sul pedale dei paesaggi con gusto invece un po' facile su quello del pittoresco. Insomma si prende una vacanza e rende omaggio al 'cinema di papà'. In senso letterale e metaforico. Brave e affiatate le protagoniste. Anche se l'ostentata allegria della vicenda contrasta con la malinconia un poco retrò dell'operazione". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 ottobre 2001)

"Scritto da Silvia Napolitano, 'Tre mogli' è una variante nazionale di buddy movie non nuova per il nostro cinema, che negli anni Sessanta portò la commedia in trasferta esotica con film come 'Il gaucho' di Dino Risi o 'Riusciranno i nostri eroi...' di Ettore Scola. La novità, in quello di Risi jr., è la declinazione tutta al femminile: sostituzione non priva di significato, per un genere che nacque e prosperò sul carisma di attori come Sordi, Gassman, Manfredi. Se il cast è ridotto a poco più di una 'spalla', la D'Aloja e la Forte fanno la parte delle mattatrici; però scontano lo schematismo di ruoli eccessivamente tipizzati. Divertimento ragionevole, causticità e satira praticamente assenti, happy-end consolatorio per tutti". (Roberto Nepoti,'la Repubblica', 10 novembre 2001)

"Un film discontinuo, ma vivace nei tratti e recitato bene dalle tre donzelle (i mariti, infatti, si vedono solo alla fine perché, in fondo, sono di troppo!)". (Giovanna Grassi, 'Il Corriere della Sera', 9 novembre 2001)