THOMAS IN LOVE

THOMAS EST AMOUREUX

BELGIO 2000
TRAMA BREVE
Thomas, 32 anni, è affetto da una forma acuta di agorafobia. Per questo, da otto anni si è rinchiuso volontariamente in casa e mantiene i contatti con il mondo esterno solo attraverso Internet. Nonostante la sua esistenza da eremita, è felice, anche se solo. Così il suo psicanalista decide di iscriverlo ad un club per appuntamenti via Internet. Sullo schermo del suo computer cominciano ad arrivare messaggi di donne, affamate d'amore. Riusciranno a far uscire Thomas dalla sua prigionia volontaria?

TRAMA LUNGA
Thomas è un 32enne colpito da agorafobia acuta. Da otto anni vive chiuso in casa, senza permettere ad alcuno di entrarvi. L'unico contatto con altri lo ha attraverso lo schermo del computer. La sua compagnia assicurativa si prende cura di lui e gestisce gli aspetti della sua vita, compreso quello mentale. Thomas è contento, ma si sente solo. Lo psichiatra ritiene che abbia bisogno di una forte scossa e lo iscrive a sua insaputa ad un club di incontri attraverso Internet. Allo stesso tempo il suo agente assicurativo lo informa che può ricevere, senza alcun costo, dei 'servizi particolari' da donne preparate a rapporti con persone con problemi mentali. Anche se controvoglia, Thomas comincia ad osservare numerose foto di ragazze. Conosce allora Melodie, un'artista underground in cerca dell'anima gemella. Tra una telefonata e l'altra della madre, e un contrattempo relativo ad un guasto all'aspirapolvere, Thomas riprende la selezione e si sofferma su Eva, che sta piangendo e chiede di essere contattata più tardi. Dopo un esperimento di sesso virtuale con Melodie andato a vuoto, Thomas rintraccia Eva, vorrebbe parlare a lungo con lei e, dopo molta fatica, la chiama a casa. Sollecitata da alcune domande, Eva rivela di essere stata costretta a fare quel mestiere e di essere tenuta sotto sorveglianza. Alla fine lo invita ad uscire e ad andarla a trovare. Pur impaurito, Thomas esce, ma si sente male e torna dentro. Più tardi chiede di Eva, che è stata licenziata. Lei lo aspetta fuori. Thomas esce di nuovo. Che farà stavolta?
SCHEDA FILM

Regia: Pierre-Paul Renders

Attori: Benoît Verhaert - Thomas, Aylin Yay - Eva, Magali Pinglaut - Melodie, Alexandre Von Sivers - L'Assicuratore, Serge Larivière - Il Tecnico, Micheline Hardy - Nathalie/La Madre, Frederic Topart - Lo Psicologo, Dominique Baeyens - Vanessa, Véronique Dumont - Louise, Abdelmalek Kadi - Dottor Sorensen, Imbal Yalon - Eleonore, Yse Gerbaux - Figlia Di Louise

Soggetto: Philippe Blasband

Sceneggiatura: Philippe Blasband

Fotografia: Virginie Saint-Martin

Musiche: Igor Sterpin

Montaggio: Ewin Ryckaert

Scenografia: Pierre Gerbaux

Costumi: Anne Fournier

Effetti: Sparx, Thomas Nautin, Fred Beltran

Durata: 97

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35MM, (1:1:1,66)

Produzione: DIANA ELBAUM - ENTRE CHIEN & LOUP, JBA PRODUCTIONS, RADIO-TELEVISION BELGE (RTBF9)

Distribuzione: KEY FILMS

NOTE
PRESENTATO ALLA 57^ MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (2000) NELLA SEZIONE "CINEMA DEL PRESENTE".
- REVISIONE MINISTERO GENNAIO 2001
CRITICA
"Fuori concorso, ma intelligente e brioso, 'Thomas est amoreux' del belga Pierre-Paul Renders. Il titolo che parla d'amore predispone bene, ma il lancio del film avviene in Italia all'insegna del cyber, come si trattasse di un 'Viol@' qualsiasi". ('Il Giornale', 5 settembre 2000)

Thomas soffre di agorafobia, non esce da 8 anni, vive barricato in casa con un computer e una tuta per fare sesso individuale. Per giunta è invisibile, perché il suo punto di vista è anche il nostro e 'Thomas in love', del belga Pierre-Paul Renders, è una lunga 'soggettiva' di 90 minuti. Ma ci sarà ancora un mondo, là fuori, o lo psichiatra e la mamma invadente sono virtuali anche loro? Fra disagio e ironia, una cyber-commedia nera ed estrema". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 9 febbraio 2001)

"Parabola sulle difficoltà di comunicazione, 'Thomas il love' è situato in un'epoca imprecisata del futuro; che però s'intuisce molto prossimo. Renders gioca al contrario con le convenzioni del linguaggio cinematografico, riuscendo a ottenere risultati decisamente originali. La cosa più inedita e notevole è il modo in cui la regia riesce a dare uno spessore emotivo a un personaggio di cui sentiamo solo la voce, senza vederlo mai inquadrato". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica, 25 febbraio 2001)

"Si tratta di un film curioso, composto da piano sequenza digitali dello schermo del computer, interminabile soggettiva del protagonista. Una riflessione acuta e ironica, sui risvolti di un mondo reale che la tecnologia tende sempre più a trasferire sulla rete, ma anche sul binomio cinema / internet che promette grandi novità produttive e distributive". (Fabrizio Liberti 'Film Tv', 25 febbraio 2001)