The End of the Tour

3/5
L'intervista come metafora delle relazioni umane: l'incontro tra Lipsky e David Foster Wallace rivive di immagini e parole, ma perde i suoi protagonisti

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USA 2015
I cinque giorni di intervista tra il giornalista di "Rolling Stone" David Lipsky e l'acclamato scrittore David Foster Wallace, a seguito della pubblicazione nel 1996 del rivoluzionario romanzo di Wallace "Infinite Jest". In questi cinque giorni nasce e si sviluppa una profonda amicizia tra i due protagonisti. I due scrittori si scoprono, condividono momenti divertenti e reciproche fragilità nascoste, ma non si saprà mai quanto realmente sinceri siano stati l'uno con l'altro. Incredibilmente, l'intervista non fu mai pubblicata, e le cassette audio su cui vennero impressi quei cinque giorni, finirono nello scantinato di Lipsky. I due non si incontrarono più.
SCHEDA FILM

Regia: James Ponsoldt

Attori: Jesse Eisenberg - David Lipsky, Jason Segel - David Foster Wallace, Anna Chlumsky - Sarah, Mamie Gummer - Julie, Mickey Sumner - Betsy, Joan Cusack - Patty, Ron Livingston - Editore di David Lipsky, Becky Ann Baker - Direttrice negozio di libri

Soggetto: David Lipsky - libro

Sceneggiatura: Donald Margulies

Fotografia: Jakob Ihre

Musiche: Danny Elfman

Montaggio: Darrin Navarro

Scenografia: Gerald Sullivan

Arredamento: Yvette Granata

Costumi: Emma Potter

Effetti: Matthew Bramante

Durata: 106

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANAVISION PANAFLEX MILLENNIUM XL2, 35 MM, (2K)/SUPER 35 (3-PERF) (1:2.35)

Tratto da: libro intervista "Come diventare se stessi. David Foster Wallace si racconta" di David Lipsky (ed. Minimum Fax)

Produzione: ANONYMOUS CONTENT, IN ASSOCIAZIONE CON MODERN MAN FILMS

Distribuzione: ADLER ENTERTAINMENT (2016)

Data uscita: 2016-02-11

TRAILER
NOTE
- DONALD MARGULIES FIGURA ANCHE COME PRODUTTORE ESECUTIVO.

- PRESENTATO ALLA X EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2015).
CRITICA
"(...) il film di James Ponsoldt ripercorre quest'incontro da strana coppia tutto stop and go a nervi scoperti, offerta in saldo di fragilità con l'essenziale contributo psicosomatico dell'hipster Jesse Eisenberg (...) e Jason Segel, piacione del non sofisticato Apatow: entrambi sul lettino col notes." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 11 febbraio 2016)

"James Ponsoldt dirige un film di stile molto 'indipendente', che ribalta le regole dell' identificazione: dapprima t'identifichi col ragazzo in soggezione davanti al genio; ma, poco a poco, tendi a farlo sempre più col fragile e affascinante romanziere." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 11 febbraio 2016)

"Piacerà a coloro che magari avevano sentito solo parlare di Wallace e qui scopriranno un personaggio epocale. Almeno come lo fa Jason Segel, conosciuto solo come comico (...) e qui imprevedibilmente grosso interprete drammatico." (Giorgio Carbone, 'Libero', 11 febbraio 2016)

"I dialoghi sono ben scritti, i protagonisti bravi, la storia di quella strana amicizia è anche toccante, ma quanti sbadigli. Così più del tour si apprezza il «the end»." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 11 febbraio 2016)