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3.5/5
Al quarto lungometraggio l'israeliano Nadav Lapid trova la definitiva consacrazione: la fuga autobiografica a Parigi in un film che è coreografia sottile di movimenti impulsivi, a Berlino 69

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GERMANIA 2019
A Parigi, le cose non vanno esattamente bene per Yoav. Bussa alla porta di un appartamento, solo per scoprire che il posto è vuoto e, mentre si fa il bagno, le sue cose vengono rubate. Eppure questo giovane israeliano era arrivato con grandi aspettative. È determinato a sbarazzarsi della sua nazionalità il più rapidamente possibile. Per lui, essere israeliani è come un tumore che deve essere rimosso chirurgicamente. Diventare francese, d'altra parte, significherebbe semplicemente la sua salvezza. Per cancellare le sue origini, Yoav cerca innanzitutto di sostituire la sua lingua. D'ora in poi, non pronuncerà una sola parola di ebraico. Il dizionario diventa il suo compagno costante. Le visite necessarie all'ambasciata israeliana lo infastidiscono; trova i suoi compatrioti come un peso totale. Ma anche il test di naturalizzazione ha le sue insidie. E la giovane coppia francese con cui è amico ha alcune idee piuttosto strane su come aiutarlo...
SCHEDA FILM

Regia: Nadav Lapid

Attori: Tom Mercier - Yoav, Quentin Dolmaire - Emile, Louise Chevillotte - Caroline, Jonathan Boudina - Aurélien, Djamel Lazaar - Addetto alla sicurezza in Ambasciata, Gaël Raes - Hugo

Soggetto: Nadav Lapid

Sceneggiatura: Nadav Lapid, Haïm Lapid

Fotografia: Shai Goldman

Montaggio: Era Lapid, François Gédigier, Neta Braun

Scenografia: Pascale Consigny

Costumi: Khadija Zeggaï

Suono: Sandy Notarianni, Christophe Vingtrinier - mixer, Marina Kertesz - mixer

Durata: 123

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: (1:2.35)

Produzione: SAÏD BEN SAÏD, MICHEL MERKT PER SBS FILMS. COPRODOTTO PIE FILMS, KOMPLIZEN FILM, ARTE FRANCE CINEMA

NOTE
- ORSO D'ORO AL 69. FESTIVAL DI BERLINO (2019).