Sette ore di violenza per una soluzione imprevista
ITALIA - 1974

Per riavere importanti negativi, che testimoniano di un suo delitto, il killer George Anderson accetta di eliminare un certo Mike Papadopoulos, capocantiere dell'armatore Kavafis. L'omicidio fallisce, ma l'uomo muore egualmente, ucciso per errore dalla moglie. Mentre Kavafis (che, tenendosi nell'ombra, ha assoldato George tramite l'avvocato Plastiropoulos) ordina di uccidere il killer, questi - braccato contemporaneamente dalla polizia e da tre scherani cinesi di Kavafis - trova protezione nella giovane vedova di un pilota, Elena Karlatos che si è innamorata di lui. Fallito un duplice tentativo di lasciare Atene per Roma, George, ormai deciso a trovare chi sta dietro alla faccenda, riesce finalmente, interrogando la moglie di Papadopoulos, a risalire a Kavafis. Scopre così che è stato costui a ordinare l'uccisione del suo capocantiere, che lo ricattava a motivo di reiterate truffe ai danni di una compagnia assicuratrice. Eliminati i cinesi, George affronta l'armatore e lo uccide, dopo aver liberato Elena, sua prigioniera, e riavuto i negativi compromettenti.
- Regia:
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- Soggetto: Paolo Levi, Lucio Chiavarelli, Giorgio Capitani
- Sceneggiatura: Sauro Scavolini
- Fotografia: Federico Zanni
- Musiche: Alessandro Alessandroni
- Montaggio: Antonietta Zita
- Scenografia: Giacomo Calò Carducci
- Costumi: Dafne Ciarrocchi
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Altri titoli:
Un homme appelé karaté
- Durata: 93'
- Colore: C
- Genere: GIALLO
- Specifiche tecniche: CINESCOPE EASTMANCOLOR (LUCIANO VITTORI)
- Produzione: VITTORIO GALIANO E MARCELLO ROMEO PER GALASSIA FILM, LUCIANO MARTINO PER DANIA FILM
- Distribuzione: MEDUSA - GENERAL VIDEO
NOTE
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 14/03/2019 HA ELIMINATO IL DIVIETO DI VISIONE AI MINORI DI 18 ANNI.
CRITICA
"Macchinosa nell'intreccio, approssimativa sotto il profilo psicologico, la vicenda - fumettistico miscuglio di elementi gialli con altri attinti alla moda del karaté - basa le sue risorse spettacolari sull'uso continuo della violenza, sconfinante spesso nel sadismo." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 76, 1974).
"E' un sottoprodotto della pornografia della violenza in voga che ha come casuale teatro d'azione la Grecia." (M. Morandini, "Il Giorno", 12 luglio 1974)
"E' un sottoprodotto della pornografia della violenza in voga che ha come casuale teatro d'azione la Grecia." (M. Morandini, "Il Giorno", 12 luglio 1974)