Scarfies

NUOVA ZELANDA 1999
A Dunedin, in Nuova Zelanda, all'inizio del nuovo anno accademico cinque studenti che stanno cercando un'abitazione economica trovano una casa abbandonata che sembra adatta al caso loro. Dopo averne preso possesso scoprono nelle cantine una piantagione di marijuana che ritengono una specie di dono piovuto dal cielo per loro. Ma purtroppo si materializza anche il proprietario che reclama la sua "roba" e non sembra affatto comprensivo. Non resta che rinchiuderlo in cantina e pensare a una soluzione più definitiva.
SCHEDA FILM

Regia: Robert Sarkies

Attori: Willa O'Neill - Emma, Neill Rea - Scott, Taika Waititi - Alex, Ashleigh Seagar - Nicola, Charlie Bleakley - Graham, Jon Brazier - Kevin, Mark Neilson - Gordy

Soggetto: Duncan Sarkies, Robert Sarkies

Sceneggiatura: Duncan Sarkies, Robert Sarkies

Fotografia: Stephen Downes

Montaggio: Annie Collins

Scenografia: Gaylene Barnes

Arredamento: Cara Patterson

Costumi: Amanda Neale

Effetti: Mark Willis (II)

Durata: 94

Colore: C

Genere: THRILLER

Produzione: LISA CHATFIELD PER NIGHTMARE PRODUCTIONS, NEW ZEALAND FILM COMMISSION

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA

NOTE
- LE MUSICHE SONO DI AUTORI VARI.

- PRESENTATO AL TAORMINA FILM FESTIVAL 2000.
CRITICA
"Altro thriller noir giovanilista, di gran moda al cinema negli ultimi tempi. Viene dalla Nuova Zelanmda 'Scarfies' che racconta, tra humour nero e commedia, la scoperta da parte di cinque giovani universitari di una piantagione di marijuana in una vecchia casa dove vanno a vivere. (...) Scritto (in collaborazione con il fratello Duncan) e diretto da Robert Sarkies, il film ha un buon ritmo e momenti felici soprattutto quando coniuga i risvolti horror con le situazioni grottesche, l'incubo con i toni screanzati. Il film è stato campione d'incassi in terra patria la scorsa estate." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 26 agosto 2000)

"L'opera di esordio di Robert Sarkies, che con il fratello commediografo Duncan ha scritto la sceneggiatura, è una dark comedy piena di effetti splatter e di un umorismo talmente intriso di nero da far subito venire in mente altri celebri fratelli come i Cohen." ('Ciak', settembre 2000)