ROSALIE VA A FAR LA SPESA

ROSALIE GOES SHOPPING

GERMANIA 1989
Sposatasi con un pilota militare americano, Rosalie - una robusta donna bavarese - vive in Arkansas con lui e sette simpatici figli. In famiglia tutti si adorano: Ray lavora irrorando fertilizzanti sui campi altrui con un fatiscente velivolo, lei compie modeste truffe con trentasette carte di credito, rifornisce casa di ogni bene, colma la prole di regali, falsifica firme e assegni bancari, preleva e versa in numerosi conti correnti per lucrare interessi. Facendosi rimborsare i biglietti per l'aereo di ritorno dei genitori arrivati in visita dall'Europa, un giorno compra un personal computer ad una delle ragazze. Con l'entusiasmo e la fortuna dei neofiti, scopre il codice d'accesso ad una banca, poi ne contatta con modi persuasivi il presidente, spacciandosi per capo di una impresa (piccola, ma fornitrice del Pentagono). Rosalie confessa spessissimo il suo peccato al rettore della Chiesa cattolica cittadina, che si dispera nell'inutile tentativo di far ravvedere la donna. Costei, che intanto ha comprato un velivolo nuovo all'amatissimo marito, si trasforma in una abile donna d'affari, senza perdere mai né allegria, né astuzia, né grinta imprenditoriale, immettendosi cosi' nel giro ristretto delle multinazionali. Per porsi in pace l'animo (per qualche eventuale, minuscolo rimorso) Rosalie dona al desolato confessore una nuova campana a suoneria elettronica.
SCHEDA FILM

Regia: Percy Adlon

Attori: Dina Cnandel, Brad Davis - Ray Greenspace, David Denney, Willy Harlander, John Hawkes, Courtney Kraus, Alex Winter, Marianne Sägebrecht - Rosalie Greenspale, Judge Reinhold, Patricia Zehentnayr, Erika Blumberger

Soggetto: Eleonore Adson, Percy Aolon

Sceneggiatura: Eleonore Adson, Percy Aolon

Fotografia: Bernd Heinl

Musiche: Bob Telson

Montaggio: Jean Claude Pirdue

Durata: 94

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: PELEMELE FILM MUNCHEN

Distribuzione: MIKADO FILM (1989) - AVO FILM, EMPIRE VIDEO, POLYGRAM FILMED ENTERTAINMENT VIDEO

NOTE
CRITICA
Il film è una satira piuttosto perfida. (Segnalazioni Cinematografiche).