Prince of Tears

Lei wangzi

3/5
Travolgente rapsodia cinese firmata da Yonfan. In Concorso, per rievocare il "terrore bianco" nella Taiwan anni '50

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CINA 2009
Taiwan, anni '50. Un pomeriggio d'autunno, al loro ritorno da scuola, due sorelle trovano la casa deserta. I loro genitori, un ufficiale dell'aeronautica e la sua bellissima moglie, sono stati arrestati con l'accusa di essere delle spie comuniste. Da quel momento le loro vite e i loro amori si intrecciano con quelli di un burocrate con una misteriosa cicatrice sul volto e della seducente moglie di un generale. Sullo sfondo la campagna anticomunista nota come il "Terrore Bianco".
SCHEDA FILM

Regia: Yonfan

Attori: Fan Chih-Wei - Zio Ding, Terri Kwan - Madam Ou-Yang Liu, Joseph Chang - Sun Han-Sun, Hu Xuan - Ping, moglie di Sun, Kenneth Tsang - General Liu, Jack Kao - Chang l'autista, Yonfan - Narratore (V.O.

Sceneggiatura: Yonfan

Fotografia: Chin Ting-Chang

Musiche: Yu Yat-Yiu

Montaggio: Kwong Chi-Leung, Derek Hui

Scenografia: Yonfan

Durata: 120

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: FRUIT CHAN PER PEONY5 FILM CO LTD, FILMAGIC PICTURES COMPANY, FAR SUN FILM CO LTD

NOTE
- IN CONCORSO ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009).
CRITICA
"Tutto filmato con uno stile prevedibilmente «poetico» e un ritmo forzosamente dilatato. Un film corretto, certo, ma di cui si fatica a capire il senso nel concorso veneziano." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', '5 settembre 2009)

"Il tono del racconto - una storia vera romanzata - è come gessato e gli attori sono spesso immobili." (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 05 settembre 2009)

"In concorso 'Prince of Tears' del cinese cresciuto a Taiwan (ora a Hong Kong) Yonfan, ex fotografo di moda per Harper's Bazaar e Vogue e si vede. Mai tanta bellezza di volti, paesaggi, luci e colori per raccontare una storia vera mai raccontata, il terrore bianco a Taiwan negli anni Cinquanta. Migliaia di cinesi, spie comuniste furono condannati a morte perché accusati di tradimento, il maccartismo di Taipei, la caccia alle streghe dall'altra parte del mondo. Ricordi da bambino del regista, flash di una terra promessa che gronderà sangue. Lucente e incantevole come le due protagoniste, due divinità lunari che si scambieranno un sublime bacio proibito, il film segue la storia di una coppia felice, due bambine e una casetta profumata di ravioli. Ma qualcuno li accuserà di intelligenza col nemico rosso. Lui sarà fucilato, lei, per sopravvivere, sposerà chi li ha traditi. Solo una scolaretta irriducibile farà da giustiziera ideale e da testimone futura. L'amato maestro, anche lui arrestato e ucciso, le ha insegnato il Liu Bai, forma espressiva libera, il disegno che lascia uno spazio bianco per chi guarda, da riempire di fantasie e di sogni che nessuno può vietarti. Il film è stato realizzato con la piena collaborazione di Taiwan, nei giorni che dicono la riconciliazione tra le due Cine." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 05 settembre 2009)

"Yonfan ne fa un film sontuoso, riportando alla memoria fatti legati alla sua infanzia, a storie di vicinato e di paura. Un'opera non certo originale, tutta calata dentro il calco del genere, forse non all'altezza del Concorso, eppure struggente e mai lenta." (Dario Zonta, 'L'Unità', 05 settembre 2009)