Pater

2/5
In Concorso il presuntuoso esperimento di cinema nel cinema di Alain Cavalier. Che mette in abisso tutto, spettatore compreso

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FRANCIA 2011
A Vincent Lindon e a Alain Cavalier piace sognare. Gli piace pensare che un giorno faranno un loro film su tutte le storie che pensano. E se, più di un film, recitassero loro stessi la parte dei personaggi che sognano di essere?
SCHEDA FILM

Regia: Alain Cavalier

Attori: Vincent Lindon, Alain Cavalier, Bernard Bureau, Jonathan Duong, Hubert-Ange Fumey, Jean-Pierre Lindon, Manuel Marty, Claude Uzan, Alexandre Widhoff, Grégory Widhoff, Jean Widhoff, Régis d'Audeville, Josette Baron, Thibault de Chateauvieux, Jérémy Flament, Olivier Mallet, Dominique Solliec, Nicolas Wecker

Collaborazione alla regia: Françoise Widhoff - collaborazione artistica

Durata: 105

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85), DCP

Produzione: CAMERA ONE, ARTE FRANCE CINEMA, ARTE FRANCE, CANAL +, CINÉCINÉMA

NOTE
- IN CONCORSO AL 64. FESTIVAL DI CANNES (2011).
CRITICA
"I francesi lo definirebbero 'génial' e per una volta concordo. 'Pater' di Alain Cavalier ha sorpreso tutti e scatenato gli applausi con la più semplice delle invenzioni cinematografiche: far finta. L'idea del regista (ottant'anni a settembre) è quella di fingersi presidente della Repubblica e proporre a Vincent Lindon di fare il suo primo ministro. (...). Ma all'improvviso il privato e la realtà delle riprese tornano a interferire con la 'finzione' e il gioco si moltiplica all'infinito. Tra genialità e divertimento." (Paolo Mereghetti, 'Il Corriere della Sera', 18 maggio 2011)

"Appartato, onorato dai pochissimi che conoscono i suoi film senza condizioni ('La chamade', 'Libera me"), Alain Cavalier torna a Cannes a 25 anni da 'Thérèse', premiato dalla giuria e poi vincitore di sei César con un film-dissertazione, opera totalmente anomala, applaudito con standing ovation alla Lumière prima della proiezione. Con ironia, razionalismo dialogico ripreso da Voltaire e Racine, e scoperto gioco su cinema e politica, 'Pater' è l'incontro tra un regista, lo stesso Cavalier, e un amico attore, Vincent Lindon, che immaginano i ruoli di un padre spirituale e un allievo-figlio, un presidente e un candidato, un film da fare, in cui il regista è il capo della repubblica che promuove il candidato, tra l'altro per ottenere una legge di assoluto rigore sulla trasparenza delle proprietà. Divagante, divertente, unico." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 18 maggio 2011)