Non aprite quella porta

The Texas Chain Saw Massacre

USA 1974
Nello stato del Texas le autorità sono preoccupate per le profanazioni susseguitesi nel cimitero di Newton dove a diversi cadaveri sono stati amputati gli arti e la testa. Nell'allucinante regione giungono per un week-end cinque giovani a bordo di un furgoncino: Sally, Pamela, Jerry, Kirk e Franklin, fratello di Sally, immobilizzato su una carrozzella. Essendo rimasti a corto di benzina e avendo trovata la casa del nonno di Franklin del tutto inabitabile, i ragazzi raggiungono separatamente e successivamente una casa abitata da una famiglia di macellai...
SCHEDA FILM

Regia: Tobe Hooper

Attori: Marilyn Burns - Sally Hardesty, Allen Danziger - Jerry, Paul A. Partain - Franklin Hardesty, William Vail - Kirk, Teri McMinn - Pam, Edwin Neal - Autostoppista, Jim Siedow - Anziano, Gunnar Hansen - Leatherface, John Dugan - Nonno

Soggetto: Kim Henkel, Tobe Hooper

Sceneggiatura: Kim Henkel, Tobe Hooper

Fotografia: Daniel Pearl

Musiche: Wayne Bell, Tobe Hooper

Montaggio: J. Larry Carroll, Sallye Richardson

Effetti: Dean W. Miller

Altri titoli:

El loco de la Motosierra

Blutgericht in Texas

Das Kettensägenmassaker

La matanza de Texas

Massacre à la tronçonneuse

Durata: 85

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: BOLEX CAMERA/ECLAIR NPR, 16 MM (EASTMAN EKTACHROME 25T 7252), 35 MM (GONFIATO) (1:1.78) - TECHNICOLOR

Produzione: TOBE HOOPER PER VORTEX

Distribuzione: FIDA - SKORPION ENTRTAINMENT

NOTE
- PRODUTTORE ASSOCIATO: KIM HENKEL.

- REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 2003.

- ALLA 46. QUINZAINE DES RÉALISATEURS (CANNES 2014) E' STATA PRESENTATA LA VERSIONE RESTAURATA IN 4K DALL'ORIGINALE IN 16 MM (SOTTO LA SUPERVISIONE DELLO STESSO TOBE HOOPER).
CRITICA
"L'allucinante vicenda, che le didascalie e le voci fuori campo vorrebbero fare passare quale documento di recenti avvenimenti, è talmente disumana da non risultare per nulla credibile. Il lavoro, monotono e ossessivo, la descrive con estrema abbondanza di particolari macabri e aberranti. La mancanza di plausibilità e di apprezzabili giustificazioni o psicologiche o sociali, induce a pensare che si tratti di uno spettacolo di pessimo gusto, concepito e realizzato a beneficio di persone anormali da precipitare definitivamente nell'abisso della disumanizzazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 79, 1975)