NON ALZARE IL PONTE, ABBASSA IL FIUME

DON'T RAISE THE BRIDGE, LOWER THE RIVER

USA 1968
George, tipo svagato quanto intraprendente, non riesce a trovare un ritmo di vita regolare costringendo la moglie a chiedere il divorzio perché lo ritiene un buono a nulla. Per dimostrarle il contrario egli ipoteca la casa della moglie trasformandola in un lussuoso ristorante cinese. Ma quando lei torna da un viaggio, accompagnata da un architetto, suo pretendente, George si trova costretto a renderle i soldi. Un vecchio amico, grosso imbroglione, gli suggerisce l'idea e l'occasione per fare quattrini. Ruba al pretendente della moglie alcuni piani di una nuova perforatrice elettronica, ne fa dei microfilm e li spedisce in una capsula dentaria di uno steward al suo amico il quale li vende ad alcuni arabi. Dopo varie peripezie per sfuggire all'ira degli acquirenti che si ritenevano imbrogliati, le cose si aggiustano e la moglie, che ha capito di amarlo ancora, ritorna con lui.
SCHEDA FILM

Regia: Jerry Paris

Attori: Jerry Lewis - George Lester, Terry-Thomas - H. William Homer, Jacqueline Pearce - Pamela Lester, Bernard Cribbins - Fred Davies, Patricia Routledge - Lucille Beatty, Nicholas Parsons - Dudley Heath, Michael Bates - Dr. Spink, Colin Gordon - Hartford, John Bluthal - Dr. Pinto, Robbie Lee - Bruce, Margaret Nolan - Infermiera Di Spink', Nike Arrighi - Cameriera Portoghese, Sandra Caron - Infermiera Di Pinto, Harold Goodwin

Soggetto: Max Wilk

Sceneggiatura: Max Wilk

Fotografia: Otto Heller

Musiche: David Whitaker

Montaggio: Bill Lenny

Scenografia: John Howell

Costumi: Maxine Leighton

Durata: 99

Colore: C

Genere: COMICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR

Tratto da: ROMANZO OMONIMO DI MAX WILK

Produzione: WALTER SHENSON E JERRY LEWIS PER COLUMBIA PICTURES CORPORATION, WALTER SHENSON PRODUCTION

Distribuzione: CEIAD - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO

CRITICA
"Un film che sembra privo non solo di un supporto vero e proprio, ma soprattutto di una regia che non ha saputo legare alla meglio le diverse insulse e banali situazioni che il protagonista, meno macchiettistico del solito, cerca invano di ravvivare." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 65, 1968)