Megamind

4/5
La migliore animazione tridimensionale di casa DreamWorks. Che ripropone il conflitto Bene vs. Male, "tifando" divertita per il secondo

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USA 2010
Megamind è il super-criminale più intelligente che sia mai esistito. Per sua sfortuna, però, nessuna delle sue 'imprese' è mai stata un successo. Più volte è stato sul punto di conquistare Metro City, ma i suoi tentativi sono sempre stati vanificati dall'intervento di Metro Man, un supereroe invincibile. Quando, per un caso fortuito, Megamind riesce ad avere la meglio sul suo nemico di sempre e a ucciderlo, la sua vita diventa improvvisamente priva di senso. Per ritrovarlo, Megamind decide di creare Titan, un nuovo supereroe molto più forte e potente di quanto non lo sia mai stato Metro Man. Titan però sembra essere molto più attratto dal male che dal bene e, a quanto pare, il super-criminale per una volta dovrà trasformarsi in eroe...
SCHEDA FILM

Regia: Tom McGrath

Soggetto: Alan J. Schoolcraft, Brent Simons

Sceneggiatura: Alan J. Schoolcraft, Brent Simons

Musiche: Hans Zimmer, Lorne Balfe

Montaggio: Michael Andrews (II)

Scenografia: David James (III)

Altri titoli:

Megamind 3D

Durata: 95

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE COMMEDIA

Specifiche tecniche: DIGITAL 3D

Produzione: LARA BREAY, BEN STILLER E DENISE NOLAN CASCINO PER DREAMWORKS ANIMATION, PACIFIC DATA IMAGES (PDI), RED HOUR FILMS

Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY - DVD E BLU-RAY: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT (2011)

Data uscita: 2010-12-17

TRAILER
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: WILL FERRELL (MEGAMIND), BRAD PITT (METRO MAN), JONAH HILL (HAL/TITAN), TINA FEY (ROXANNE RITCHI), DAVID CROSS (MINION), JUSTIN THEROUX (PADRE DI MEGAMIND), BEN STILLER (BERNARD), JESSICA SCHULTE (MADRE DI MEGAMIND), TOM MCGRATH (LORD SCOTT/GUARDIA), EMILY NORDWIND (LADY SCOTT), J.K. SIMMONS (GUARDIA).

- TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI FIGURA ANCHE BEN STILLER.
CRITICA
"A Natale sono tutti più buoni, anche i malvagi dei cartoni che, alla prova pratica, hanno cuore tenero e spiccata simpatia. Del resto, la nuova animazione americana li ha eletti a protagonisti e questo titolo non si discosta molto dal filone. La casualità segna il destino di due esseri provenienti dallo spazio. Uno diventerà una sorta di Superman ma meno spocchioso; l'altro, il macrocefalo e cattivo (sarà vero?) Megamind. Il secondo vince; ma che noia vivere senza un rivale all'altezza. Supereroi dileggiati, gag divertenti e 3D da sballo." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 17 dicembre 2010)

"Animazione in 3D di alta qualità per una deliziosa favola sul ribaltamento dei ruoli diretta con verve dal regista di 'Madagascar." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 17 dicembre 2010)

"Un ometto dal testone azzurro ha sostituito l'ormai esaurito orco verde nel listino immaginario della Dreamworks che, dopo la bella parentesi 'Dragon Trainer', realizzato dai registi ex disneyani di 'Lilo & Stich' è tornata a vampirizzare le mitologie dell'animazione e dei fumetti e a scegliere il punto di vista del 'cattivo' compiaciuto di sé. 'Megamind' è tutto una parodia di Superman, così come 'Shrek' lo era dei personaggi Disney in continuità con lo stile Katzenberg (a capo del settore cartoon). (...) Ma non si può vivere di sola parodia e nemmeno di sole gag. (...) Il ribaltamento del punto di vista si concretizza in un 'Superman' spocchioso ed esibizionista, palestrato volante adorato dalle folle, e nel testone azzurro maldestro folletto che soffre per carenza d'affetto fin dall'infanzia, anche lui 'copiato' dagli alieni ideati da Tim Burton per 'Mars Attack'. Naturalmente, il bene e il male si ribalteranno. (...) E se i pupazzi sono tagliati con l'accetta digitale, i paesaggi urbani hanno prospettive vertiginose e movimenti impossibili da realizzare con la mdp, il che giustifica i pixel e il 3D, ma le geometrie svettanti newyorkesi non bastano a infondere la vita a questi doni senz'anima. L'eccezione è racchiusa in una bolla di vetro e basta per andare al cinema." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 17 dicembre 2010)

"Il regista DreamWorks di 'Madagascar' 1 e 2 cambia zoo e tridimensionalizza sotto super eroiche forme la lotta tra il bene e il male in senso rovesciato. Con l'ormai consueta base freudiana. Perché si sa che l'animazione (talvolta geniale) contemporanea ama spiegare le nevrosi dei suoi personaggi, specie se erge a propri eroi dei folli villain. (...) Insomma, la morale è che conta di più esser se stessi che non buoni o 'bad'. Mentre Jacko fa ballare i pupazzi sulle note dell'omonima e sullo sfondo campeggiano manifesti di 'Megamind' versione Obama: 'No You Can't'. Quando l'ironia non è un'opinione." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 17 dicembre 2010)