LunchBox
Dabba

- Regia:
- Attori: - Saajan Fernandez, - Ila, - Shaikh, - Signor Shroff, - Signora Deshpande, - Marito di Ila, - Yashvi, - Mamma di Ila
- Sceneggiatura: Ritesh Batra
- Fotografia: Michael Simmonds
- Musiche: Max Richter
- Montaggio: John Lyons (John F. Lyons)
- Scenografia: Shruti Gupte
- Durata: 105'
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: DCP
- Produzione: SIKHYA ENTERTAINMENT, DAR MOTION PICTURES, NFDC, ROH FILMS, ASAP FILMS, CINE MOSAIC
- Distribuzione: ACADEMY TWO
- Data uscita 28 Novembre 2013
TRAILER
RECENSIONE
Il caso e le sliding doors, declinato in ricette dall’indiano Ritesh Batra. La storia di Lunchbox incomincia con un equivoco: una consegna sbagliata nell’efficientissimo sistema di smistamento dei “portapranzo” (i famosi “Mumbai Dabbawallahs”, uomini che corrono da una parte all’altra con i loro risciò pieni di contenitori colorati), mette in contatto una giovane casalinga con un funzionario di un ministero, solo e attempato.
Un biglietto tira l’altro mentre ricette sempre più gustose avvinghiano i palati: da lì all’innamoramento, anche solo immaginato, è un attimo. Così mentre pensieri amorosi prendono forma, decidono finalmente di incontrarsi, lei madre di una bambina e moglie di un uomo che non la desidera più, lui trascinato dalla speranza di una seconda opportunità. Nonostante la trama accattivante (uno dei progetti finanziati dal Filmlab di Torino, selezionato alla Semaine de la Critique di Cannes), l’esordio alla regia di Batra si perde un po’ alla fine, nel dedalo di vie polverose e intricati percorsi della grande Mumbai. Un’opera prima comunque notevole, malinconica, con l’attore di fama mondiale Irrfan Khan.
NOTE
CRITICA
"Da un esordiente indiano, una toccante fiaba metropolitana che ricorda un altro bel film epistolare, '84, Charing Cross Road'. Ma ha i sapori ora struggenti ora violenti di una delle città più caotiche del mondo. Allietata dai mitici 'Dabbawallahs', gli efficientissimi fattorini che ogni giorno consegnano 200.000 pasti fatti in casa senza sbagliare mai. O quasi." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 28 novembre 2013)
"Caro amore ti scrivo, così rilasso un po' lo spettatore. Fa elegia culinaria ed elogio del pizzino 'Lunchbox', opera prima dell'indiano Ritesh Batra, che racconta un amore epistolare nato per caso, anzi, per un equivoco. (...) Chissà, forse, anche l'amore ha le sue ricette. Condito con humour dai comprimari e introspezione dai due protagonisti, un piccolo, delizioso film in equilibrio tra sapori locali - classi sociali, condizione femminile in India - e palato globale." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 28 novembre 2013)
"Che bel film, incredibilmente non candidato agli Oscar. Bravi gli attori e vi verrà voglia di prenotare ad un ristorante indiano." (A.S., 'Il Giornale', 28 novembre 2013)
"Cibo e parole, nasce l'amore. Commedia sentimentale che richiama 'Scrivimi fermo posta' di Lubitsch, è un gioiellino di segreti e rivelazioni per un virtuoso gioco di selezione del racconto. (...) Al carisma di Khan ('Vita di Pi', 'The Millionaire') si deve l'energia quieta del film." (Silvio Danese, 'Nazione - Carlino - Giorno', 6 dicembre 2013)