LunchBox

Dabba

3/5
Innamorarsi a Mumbai, tra una ricetta e l'altra. Ritesh Batra debutta con successo, grazie al Filmlab di Torino

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GERMANIA 2013
Mumbai. Una consegna sbagliata nell'efficientissimo sistema di smistamento dei 'portapranzo' (i famosi "Mumbai Dabbawallahs", uomini che corrono da una parte all'altra con i loro risciò pieni di contenitori colorati), mette in contatto la giovane casalinga Ila - madre di una bambina e moglie di un uomo che non la desidera più -, con Saajan, un solitario e attempato funzionario di un ministero, in cerca di una seconda opportunità. Da lì, un biglietto tira l'altro mentre ricette sempre più gustose solleticano il palato e pensieri amorosi iniziano a prendere forma...
SCHEDA FILM

Regia: Ritesh Batra

Attori: Irrfan Khan - Saajan Fernandez, Nimrat Kaur - Ila, Nawazuddin Siddiqui - Shaikh, Denzil Smith - Signor Shroff, Bharati Achrekar - Signora Deshpande, Nakul Vaid - Marito di Ila, Yashvi Puneet Nagar - Yashvi, Lillete Dubey - Mamma di Ila

Sceneggiatura: Ritesh Batra

Fotografia: Michael Simmonds

Musiche: Max Richter

Montaggio: John F. Lyons

Scenografia: Shruti Gupte

Durata: 105

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: SIKHYA ENTERTAINMENT, DAR MOTION PICTURES, NFDC, ROH FILMS, ASAP FILMS, CINE MOSAIC

Distribuzione: ACADEMY TWO

Data uscita: 2013-11-28

TRAILER
NOTE
- IN CONCORSO ALLA 52. SEMAINE DE LA CRITIQUE (CANNES, 2013).
CRITICA
"Struggente, malinconico, romantico, poetico nel senso vero del termine, questo film indiano di Ritesh Batra racconta di un rapporto epistolare sentimental gastronomico nato per errore a causa dell'errata consegna di un lunchbox, la «schiscetta». Nel caos impietoso di Mumbai due vite in parallelo, una donna in crisi e abile cuoca e l'impiegato quasi in pensione. Scritto e recitato con massima lode." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 novembre 2013)

"Da un esordiente indiano, una toccante fiaba metropolitana che ricorda un altro bel film epistolare, '84, Charing Cross Road'. Ma ha i sapori ora struggenti ora violenti di una delle città più caotiche del mondo. Allietata dai mitici 'Dabbawallahs', gli efficientissimi fattorini che ogni giorno consegnano 200.000 pasti fatti in casa senza sbagliare mai. O quasi." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 28 novembre 2013)

"Caro amore ti scrivo, così rilasso un po' lo spettatore. Fa elegia culinaria ed elogio del pizzino 'Lunchbox', opera prima dell'indiano Ritesh Batra, che racconta un amore epistolare nato per caso, anzi, per un equivoco. (...) Chissà, forse, anche l'amore ha le sue ricette. Condito con humour dai comprimari e introspezione dai due protagonisti, un piccolo, delizioso film in equilibrio tra sapori locali - classi sociali, condizione femminile in India - e palato globale." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 28 novembre 2013)

"Che bel film, incredibilmente non candidato agli Oscar. Bravi gli attori e vi verrà voglia di prenotare ad un ristorante indiano." (A.S., 'Il Giornale', 28 novembre 2013)

"Cibo e parole, nasce l'amore. Commedia sentimentale che richiama 'Scrivimi fermo posta' di Lubitsch, è un gioiellino di segreti e rivelazioni per un virtuoso gioco di selezione del racconto. (...) Al carisma di Khan ('Vita di Pi', 'The Millionaire') si deve l'energia quieta del film." (Silvio Danese, 'Nazione - Carlino - Giorno', 6 dicembre 2013)