LO SMOKING

THE TUXEDO

USA 2002
Jimmy Tong, ex tassista e ora autista di Clark Devlin, un playboy miliardario che in realtà è un agente segreto, vorrebbe tanto essere nei suoi panni. In particolare aspirerebbe indossare il suo smoking, ma l'unica regola da non infrangere col suo datore di lavoro è di non toccare mai il costoso capo di abbigliamento. Quando finalmente Jimmy ha l'occasione di indossare lo smoking, scopre che il vestito nasconde delle sorprese...
SCHEDA FILM

Regia: Kevin Donovan

Attori: Jackie Chan - Jimmy Tong, Jennifer Love Hewitt - Del Blaine, Jason Isaacs - Clark Devlin, Debi Mazar - Steena, Ritchie Coster - Diedrich Banning, Peter Stormare - Dr. Simms, Mia Cottet - Cheryl, Romany Malco - Mitch, Daniel Kash - Rogers, Jody Racicot - Kells, Boyd Banks - Vic, James Brown - Se Stesso

Soggetto: Michael J. Wilson, Phil Hay, Matt Manfredi

Sceneggiatura: Michael Leeson, Michael J. Wilson

Fotografia: Stephen F. Windon

Musiche: Christophe Beck, John Debney

Montaggio: Craig P. Herring

Scenografia: Paul D. Austerberry, Monte Hallis

Costumi: Erica Edell Phillips

Effetti: Animal Makers

Durata: 98

Colore: C

Genere: AZIONE COMMEDIA

Produzione: DREAMWORKS SKG - BLUE TRAIN PRODUCTIONS - VANGUARD FILM PRODUCTION

Distribuzione: UIP

Data uscita: 2003-04-30

CRITICA
"Diretto da un regista pubblicitario, è un filmetto basato sulla simpatia del protagonista e il Wonderbra della sua partner, Jennifer Love Hewitt. Per ingannare un'ora e quaranta, può bastare". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 3 maggio 2003)

"Il deus-ex machina della parodica spy story, sceneggiata da una valanga di scrittori e diretta dal regista pubblicitario Kevin Donovan è l'abito del titolo: uno smoking creato nei laboratori di spionaggio che, opportunamente programmato da un orologio computer, permette a chi lo indossa di diventare un asso delle arti marziali (e anche un ballerino eccelso o un entertainer in grado di imitare James Brown, una delle scene più riuscite). Ma ci vuole un acrobata clown come Jackie Chan perché da un simile pretesto nascano occasioni di genuino divertimento. Una comicità da cartone animato, non c'è dubbio: adatta per chi ha conservato un cuore da ragazzino". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 5 maggio 2003)