LO SCERIFFO IN GONNELLA

THE SECOND TIME AROUND

USA 1961
Lou Rogers, una giovane vedova alla ricerca di un lavoro, si trasferisce a Charleyville, un piccolo paese dell'Arizona dove viene assunta dalla proprietaria di una fattoria che in breve tempo le si affeziona e la tratta come una figlia. Lou comincia a essere corteggiata da Dan, un giocatore d'azzardo, e da un fattore che ha una proprietà a pochi chilometri dal ranch in cui lei lavora. Un giorno, Lou si trova per caso presente durante una rapina in banca ed uccide uno dei rapinatori. Il resto della popolazione, entusiasta, la nomina sceriffo. Il vecchio tutore della legge, che in realtà è corrotto e appartiene alla banda di malviventi, torna a Charleyville alla testa dei suoi uomini, svaligia la banca, depreda alcuni negozi e rapisce Lou. Dan, aiutato dagli abitanti del villaggio, corre in suo aiuto e la salva, riuscendo finalmente a coronare il suo sogno d'amore.
SCHEDA FILM

Regia: Vincent Sherman

Attori: Debbie Reynolds - Lucretia Rogers, Steve Forrest - Dan Jones, Andy Griffith - Pat Collins, Juliet Prowse - Rena, Thelma Ritter - Aggie, Ken Scott - Sceriffo John Yoss, Isobel Elsom - Signora Rodgers, Timothy Carey - Bonner, Tom Greenway - Shack, Eleanor Audley - Signora Trask

Soggetto: Richard Emery Roberts

Sceneggiatura: Oscar Saul, Clair Huffaker

Fotografia: Ellis W. Carter

Musiche: Gerald Fried

Montaggio: Betty Steinberg

Scenografia: Jack Martin Smith, Walter M. Simonds

Costumi: Donfeld

Durata: 98

Colore: C

Genere: WESTERN COMMEDIA

Specifiche tecniche: CINEMASCOPE, TECHNICOLOR, DELUXE

Tratto da: ROMANZO DI RICHARD EMERY ROBERTS

Produzione: 20TH CENTURY FOX, CUMMINGS-HARMAN PRODUCTIONS

Distribuzione: FOX

NOTE
- CLAIR HUFFAKER HA FIRMATO LA SCENEGGIATURA CON LO PSEUDONIMO DI CECIL DAN HANSEN.

- IL COSTUMISTA DONFELD E' ACCREDITATO COME DON FELD.
CRITICA
"Al film nuoce la mancanza di una caratterizzazione precisa: esso oscilla infatti tra il western e la commedia sentimentale. Pur diretto ed interpretato dignitosamente, è sovente privo del ritmo narrativo, del mordente spettacolare e della vivacità del dialogo, che di norma, fanno la fortuna di lavori consimili." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 51, 1962)