La via del petrolio

ITALIA 1966
Il percorso compiuto dal petrolio che, dal luogo di estrazione, l'Iran, passando per il Golfo Persico, dove viene caricato sulle petroliere, arriva al porto di Genova, nell'Europa che ne ha bisogno per il suo sviluppo. Il documentario è diviso in tre parti: 'Le origini', 'Il viaggio', 'Attraverso l'Europa'. La prima parte è dedicata alla terra d'origine mezzo per riprodurre la realtà. Nella seconda parte, il viaggio della petroliera induce a continui rimandi letterari e cinematografici. L'ultima parte è incentrata su un giornalista sudamericano incaricato di scrivere un diario di viaggio lungo il percorso dell'oleodotto che porta il petrolio da Genova alla Germania.
SCHEDA FILM

Regia: Bernardo Bertolucci

Attori: Nino Castelnuovo - voce narrante, Mario Feliciani - voce narrante, Giulio Bosetti - voce narrante, Nino Dal Fabbro - voce narrante, Riccardo Cucciolla - voce narrante

Soggetto: Bernardo Bertolucci, Alberto Ronchey - consulenza

Fotografia: Ugo Piccone, Louis Saldanha, Giorgio Pelloni, Maurizio Salvatori

Musiche: Egisto Macchi

Montaggio: Roberto Perpignani

Effetti: Stefano Camberini, Dionisio Greco, Stefano Ballirano

Durata: 133

Colore: B/N

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: 16 MM RESTAURATO IN DIGITALE E RIVERSATO IN 35 MM PER VENEZIA 75

Produzione: GIORGIO PATARA PER PATARA FILM, RAI ENI (ENTE NAZIONALE IDROCARBURI) E RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA

Distribuzione: RAI TV - DVD: FELTRINELLI REAL CINEMA (2010)

Episodi: Le origini - Il viaggio - Attraverso l'Europa

NOTE
- DOCUMENTARIO A LUNGOMETRAGGIO NON DISTRIBUITO NELLE SALE PUBBLICHE E TRASMESSO IN TELEVISIONE NEL GENNAIO-FEBBRAIO 1967.

- PRESENTATA FUORI CONCORSO ALLA 64. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2007) LA VERSIONE RESTAURATA DALLA CINETECA NAZIONALE IN COLLABORAZIONE CON L'ENI, IN OCCASIONE DEL CONFERIMENTO DEL LEONE SPECIALE DEL 75. DELLA MOSTRA A BERNARDO BERTOLUCCI.

- PER EFFETTUARE IL RESTAURO SI E' PARTITI DAL NEGATIVO ORIGINALE B/N 16MM, IN PESSIME CONDIZIONI, CHE ERA STATO APPENA RITROVATO.
CRITICA
"È la storia di un film che si sovrappone a un altro film, cioè la storia di un'interrogazione continua fra l'autore e la materia che gli è stato chiesto di documentare: il percorso che il petrolio copre dall' Iran, dove viene estratto, al Golfo Persico, dove viene caricato, a Genova dove viene scaricato [...]. Il primo film è un film di prosa tradizionale, che richiede all'autore un atteggiamento passivo [...], il secondo, che immediatamente si sovrappone al primo, è un film di poesia in cui l'autore passa in primo piano per parlarci non della realtà - a cui non crede troppo o che non conosce - ma di se stesso, o, al limite, del suo rapporto con la realtà". (Adriano Aprà, "Cinema & Film", 1, inverno 1966/67)