LA REGINA CRISTINA

QUEEN CHRISTINA

USA 1933
Cristina, succeduta a suo padre Gustavo Adolfo sul trono di Svezia, governa il Paese con sapiente fierezza. Lord Magnus, il tesoriere di corte, è l'amante di Cristina e vorrebbe farsi sposare. Essa è ben capace di tenere a distanza l'audace pretendente, come anche il Principe Carlo che i sudditi desidererebbero ella scegliesse per marito. Ma un giorno Cristina, vestita, come usava spesso, da uomo, aiuta un cocchiere a liberare dalla neve una vettura, che è quella di Don Antonio ambasciatore di Spagna. La sera l'ambasciatore e l'improvvisato giovanotto si ritrovano, in una locanda, dove per ristrettezza di spazio, si devono adattare a dormire nella medesima stanza. Don Antonio scopre che il suo compagno è una donna e i due s'innamorano; ma verrà a sapere che essa è la Regina solo quando a corte ne chiederà ufficialmente la mano per il suo Re. A corte i due continuano la relazione, che è ostacolata, anche con pretesti politici, da Magnus. Cristina risolve la situazione abdicando in favore di Carlo e se ne va con l'ambasciatore. Ma Magnus provoca quest'ultimo a duello e lo uccide. Cristina parte sola, avendo perduto con il trono anche l'amore.
SCHEDA FILM

Regia: Rouben Mamoulian

Attori: Greta Garbo - Regina Cristina, John Gilbert - Don Antonio De La Prada, Ian Keith - Lord Magnus, Lewis Stone - Cancelliere Axel Oxenstierna, Elizabeth Young - Contessa Ebba, Reginald Owen - Principe Carlo Gustavo, C. Aubrey Smith - Aage, David Torrence - Arcivescovo, Georges Renavent - Ambasciatore Di Francia

Soggetto: Salka Viertel, Margaret P. Levino

Sceneggiatura: H.M. Harwood, S.N. Behrman, Ben Hecht, Salka Viertel

Fotografia: William H. Daniels

Musiche: Herbert Stothart

Montaggio: Blanche Sewell

Scenografia: Alexander Toluboff

Costumi: Adrian

Durata: 100

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Produzione: METRO GOLDWYN MAYER

Distribuzione: METRO GOLDWYN MAYER (1934) - MGM HOME ENTERTAINMENT, MONDADORI VIDEO, SKEMA, RICORDI VIDEO, PANARECORD, AVO FILM, SIRIO HOME VIDEO

NOTE
DIALOGHI: S. N. BEHRMAN
CRITICA
Una delle migliori interpretazioni della Garbo che illumina con il suo fascino tutto il film che non si cura troppo, a ragione, della verità storica.