LA RAGAZZA DELLE BALENE

WHALE RIDER

GERMANIA 2002
In un piccolo villaggio sulle coste neozelandesi, la tribù di Maori che lo popola rivendica la sua discendenza da Paikea, colei che per prima raggiunse le coste sul dorso di una balena, e da allora è tradizione che il capo della tribù sia un suo discendente maschio. Il vecchio Koro, l'attuale capo villaggio, desidera che il figlio Porourangi prenda il suo posto alla guida della tribù, ma questi, sconvolto per la morte della moglie e di uno dei due gemelli appena nati, abbandona il villagio, lasciando la piccola Pai, sopravvissuta al fratello, alle cure dei nonni. Non essendoci alcun discendente maschio, Pai dovrebbe prendere il posto del nonno, ma Koro non accetta che il suo successore sia una donna e si mette alla ricerca fra gli altri bambini di un maschio adatto allo scopo. Quando Pai compie undici anni sente di doversi confrontare con lui e con una tradizione millenaria, per dimostrare a se stessa, a suo nonno e a tutta la comunità di avere le doti di un leader.
SCHEDA FILM

Regia: Niki Caro

Attori: Keisha Castle-Hughes - Pai, Rawiri Paratene - Koro, Vicky Haughton - Flowers, Cliff Curtis - Parourangi, Grant Roa - Rawiri

Soggetto: Witi Ihimaera

Sceneggiatura: Niki Caro

Fotografia: Leon Narbey

Musiche: Lisa Gerrard

Montaggio: David Coulson

Scenografia: Grant Major

Costumi: Kristy Cameron

Effetti: George Maihofer, Film Effects Co. Ltd., Glasshammer Visual Effects, Tvt. Postproduction Gmbh

Durata: 104

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: ROMANZO OMONIMO DI WITI IHIMAERA

Produzione: APOLLO MEDIA, PANDORA FILMPRODUKTION, SOUTH PACIFIC PICTURES

Distribuzione: BIM (2003)

Data uscita: 2003-11-21

CRITICA
"In 'La ragazza delle balene' la neozelandese Niki Caro assimila i cetacei a rischio d'estinzione alla cultura del popolo guerriero degli antipodi. Emozionante il gran finale col salvataggio delle balene arenate per difendere la piccola protagonista. Più ovvio e monotono il conflitto fra la ragazza e il nonno, strenuo difensore del diritto maschile al comando." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 21 novembre 2003).