La musica del cuore

Music og the Heart

USA 1999
TRAMA BREVE
Quando il marito la lascia per un'amica di famiglia, Roberta fa qualcosa di ancora più incredibile: lascia la sicurezza della sua piccola cittadina per trasferirisi in uno dei quartieri più duri d'America, East Harlem. Il suo scopo è quello di dare ai bambini la speranza, l'orgoglio e il potere di fare qualcosa per se stessi con gli arnesi più improbabili: cinquanta violini.

TRAMA LUNGA
A Roberta Guaspari crolla il mondo intorno quando il marito la lascia con due figli ancora adolescenti. Anni addietro, Roberta aveva sacrificato la propria carriera perché incompatibile con quella del marito, ufficiale di Marina e sottoposto a frequenti trasferimenti. Passato il primo momento di sconforto, Roberta decide di dare un taglio netto al passato. Lasciata la sua tranquilla cittadina, si trasferisce ad East Harlem, uno dei quartieri più duri di New York, e qui cerca di avere finalmente l'opportunità di insegnare una materia che le sta a cuore: il violino. All'inizio i ragazzi, i genitori e la preside Janet sono molti scettici. La lasciano fare ma, alla minima difficoltà, le viene chiesto se veramente ritenga utile continuare, mentre incombono problemi ben più urgenti. Ma la passione che Roberta mette nelle sue lezioni ben presto contagia i ragazzi. I quali si fanno conquistare dalla musica e cominciano ad eseguire brani anche difficili. Passano così alcuni anni di insegnamento, quando all'improvviso l'amministrazione decide di tagliare i fondi destinati al corso di musica. Messa in un angolo, Roberta non si rassegna. Con l'aiuto di amici e della comunità del quartiere, reagisce, e decide di organizzare un grande concerto in un importante teatro. Quando lo spettacolo, al quale partecipano anche famosi musicisti, va in scena, è accolto da grandissimo successo. Roberta ora può dire di avere ottenuto quello che voleva.
SCHEDA FILM

Regia: Wes Craven

Attori: Meryl Streep - Roberta Guaspari, Aidan Quinn - Brian Sinclair, Angela Bassett - Janet Williams, Gloria Estefan - Isabel Vasquez, Cloris Leachman - Assunta Guaspari, Jane Leeves - Dorothea Von Haeften, Josh Pais - Dennis Rausch, Kieran Culkin - Lexi adolescente, Henry Dinhofer - Lexi a 5 anni, Charlie Hofheimer - Nick adolescente, Michael Angarano - Nick a 7 anni

Sceneggiatura: Pamela Gray

Fotografia: Peter Deming

Musiche: Mason Daring

Montaggio: Gregg Featherman, Patrick Lussier

Scenografia: Bruce Alan Miller

Arredamento: George DeTitta Jr.

Costumi: Susan Lyall

Effetti: Al Griswold, EFEX Specialists

Altri titoli:

Music of My Heart

Durata: 126

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: documentario "Small Wonders" di Allen e Lana Miller, basato sulla storia vera di Roberta Guaspari-Tzavaras

Produzione: SUSAN KAPLAN, MARIANNE MADDALENA, ALLAN MILLER, WALTER SCHEUER PER CRAVEN/MADDALENA FILMS, MIRAMAX FILMS

Distribuzione: CECCHI GORI DISTRIBUZIONE

NOTE
- PRESENTATO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 1999 NELLA SEZIONE "SOGNI E VISIONI".

- 2 NOMINATIONS ALL'OSCAR 2000: PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE E PER LA MIGLIORE CANZONE ORIGINALE ('MUSIC OF MY HEART' DI DIANNE WARREN).
CRITICA
"E' curioso che Wes Craven, dopo aver traumatizzato gli adolescenti di ieri con la serie 'Nightmare', si sia messo d'impegno per edificare i genitori di oggi (probabilmente le stesse persone); per di più, mentre continuava a spaventarne i figli con la nuova serie 'Scream'. Eppure 'La musica del cuore' è un melodramma così classico, e così consapevole di esserlo, che la sua assurdità sfiora a tratti il sublime, come nei vecchi mélo di Douglas Sirk". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 14 aprile 2001)

"'La musica del cuore', altra storia incredibile ma vera. Gran finale alla Carnegie Hall per cercare fondi suonando insieme a Isaac Stern e Ithzak Perlman. Causa nobile, film terribile. Firmato - ecco lo scoop - da Wes Craven, il regista di 'Scream'. Da urlo, effettivamente". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 13 aprile 2001)

"A noi 'La musica del cuore' sembra un film rigorosamente d'autore: Craven lo scandisce con un crescendo di pizzicotti che commuoverebbero Erode, tutti i dolori si rovesciano in gioie, la tecnica che negli horror era finalizzata alla paura, qui è al servizio della lacrimuccia edificante". (Alberto Crespi, 'L'Unità', 15 aprile 2001)

"Perché Craven abbia deciso di girarlo resta a tutt'oggi un mistero. Forse per cambiare genere e provarsi in qualcosa di diverso dal solito. Ma propriO la regia, in questo film, appare la cosa più svogliata e anonima". (Anton Giulio Mancino, 'Gazzetta del Mezzogiorno', 15 aprile 2001)