La meccanica delle ombre

La mécanique de l'ombre

3/5
Thriller solido, ben scritto e diretto da Thomas Kruithof. Buon mix tra le atmosfere raggelanti del noir francese con i meccanismi hitchcockiani

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FRANCIA 2016
Duval, contabile ex alcolista di mezza età, da tempo disoccupato, viene contattato da una misteriosa organizzazione per trascrivere alcune intercettazioni telefoniche. Senza porre domande e sull'orlo del lastrico, Duval accetta l'incarico. In fondo è un lavoro semplice che gli permetterà di ritrovare un equilibrio nella vita. Ben presto, però, l'uomo si ritrova suo malgrado invischiato in un pericoloso complotto politico, in cui sono coinvolti i servizi segreti francesi.
SCHEDA FILM

Regia: Thomas Kruithof

Attori: François Cluzet - Duval, Denis Podalydès - Clément, Sami Bouajila - Labarthe, Simon Abkarian - Gerfaut, Alba Rohrwacher - Sara

Sceneggiatura: Thomas Kruithof, Yann Gozlan

Fotografia: Alex Lamarque

Musiche: Grégoire Auger

Montaggio: Jean-Baptiste Beaudoin

Scenografia: Thierry François

Costumi: Christophe Pidre

Altri titoli:

The Eavesdropper

Durata: 93

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: 24 25 FILMS, SCOPE PICTURES, RTBF, SABAH 5 PRODUCTIONS

Distribuzione: EUROPICTURES (2017)

Data uscita: 2017-04-06

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI CANAL +, OCS, LA WALLONIE.

- IN CONCORSO AL 34. TORINO FILM FESTIVAL (2016).
CRITICA
"L'incubo dell'uomo qualunque stritolato da una macchinazione è spunto hitchcockiano ma l'opera prima di questo cineasta belga fa appello anche ad altre fonti di ispirazione, dai classici della New Hollywood anni 70 come 'La conversazione' e 'l tre giorni del Condor' al magistero di Le Carré, adattati al clima politico francese contemporaneo. (...) La ricercatezza non compensa del tutto un eccesso di freddezza." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 6 aprile 2017)

"Ben scritto, girato e interpretato (...) accorpa le tradizioni del genere noir 'à la français' in un contesto umano problematico e un mondo contemporaneo assai tecnologico. Gustoso fino alla fine." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 6 aprile 2017)

"Inverosimile. Per quanto in tutta la prima parte ci si senta agganciati da una storia che si mette in moto con originalità, dipendente dall'idea che ancora esistano gli impiegati modello, quelle figure puntuali, scrupolose e senza difesa davanti al vuoto del mondo del lavoro. Non fa eccezione Duval, interpretato da un calibrato François Cluzet (...) e diretto da Thomas Kruithof nel suo primo lungometraggio, «La mécanique de l'ombre» (...). Troppo tutto insieme. Senza la spettacolarità da 007 né un congegno avvincente da intrigo politica-servizi-poteri altri." (Tiziana Platzer, 'La Stampa-Torino', 23 novembre 2016)