La fontana della vergine

Jungfrukällan

SVEZIA 1959
Karin, la giovanissima figlia di Tore, un ricco proprietario terriero di Venge, viene violentata e uccisa da tre pastori che ha incontrato nel bosco mentre si recava ad un santuario dedicato alla Madonna. Per un caso fortuito i tre assassini, compiuto il misfatto, chiedono ospitalità per la notte nella fattoria di Tore, dove vengono accolti e sfamati dai genitori della fanciulla, ancora ignari di tutto. Ma uno dei tre tenta di vendere alla madre della ragazza il vestito che essi le hanno strappato di dosso, dopo averla uccisa. Tutto si fa allora improvvisamente chiaro e Tore, con l'aiuto della moglie che gli ha rivelato ogni cosa, uccide selvaggiamente i tre pastori. Tore con la moglie ed i servi si recano poi sul luogo dove Karin è stata uccisa. Al cospetto della figlia morta egli allora si avvede che la vendetta è stata per lui sterile. Allora in segno di espiazione egli promette a Dio di costruire una chiesa sul luogo stesso. Quando mani amorose sollevano il corpo della fanciulla, dalla terra dove posava sgorga miracolosamente una sorgente.
SCHEDA FILM

Regia: Ingmar Bergman

Attori: Max von Sydow - Töre, Birgitta Valberg - Märeta, Gunnel Lindblom - Ingeri, Birgitta Pettersson - Karin, Axel Düberg - Il magro, Tor Isedal - Il muto, Allan Edwall - Il mendicante, Ove Porath - Il ragazzo, Axel Slangus - Il guardiano del ponte, Gudrun Brost - Frida, Oscar Ljung - Simon, Tor Borong - Contadino, Leif Forstenberg - Contadino

Sceneggiatura: Ulla Isaksson, Ingmar Bergman

Fotografia: Sven Nykvist

Musiche: Erik Nordgren

Montaggio: Oscar Rosander

Scenografia: P.A. Lundgren

Costumi: Marik Vos-Lundh

Altri titoli:

The Virgin Spring

Jungfrukäl lan

Durata: 89

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: ballata medievale "Tores dotter i Wange" ("La figlia di Tore e di Wange")

Produzione: SVENSK FILMINDUSTRI (SF) AB

Distribuzione: INDIEF - SAN PAOLO AUDIOVISIVI - DVD: BIM/01 DISTRIBUTION (2012)

NOTE
- PRIMA PROIEZIONE 8-2-1960.

- PREMIO OSCAR 1961 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.

- MENZIONE SPECIALE AL FESTIVAL DI CANNES 1961.

- VINCITORE DEL GOLDEN GLOBE 1961 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
CRITICA
"Ispirato ad una antica tradizione scandinava, il film ricrea magistralmente l'atmosfera e lo spirito della drammatica storia ambientata nel secolo XV. L'essenzialità della figurazione, lo sbozzo vigoroso dei personaggi, il ritmo e il montaggio danno alla vicenda momenti di grande efficacia rappresentativa e di commossa poesia. Fotografia, interpretazione e regia eccellenti." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 49, 1961)