La casa dei libri

The Bookshop

GERMANIA 2017
Nel 1959, Florence Green, una vedova dallo spirito libero, decide di lasciarsi alle spalle il dolore per la perdita del marito e aprire la prima libreria della sonnolenta cittadina costiera di Hardborough, in Inghilterra. Sfidando la mentalità bigotta della gente, inizia a provocare il risveglio culturale del posto vendendo anche romanzi che generano scandalo.
Troverà un alleato nella figura di Mr. Brundish, ma anche valenti oppositori come la signora Gamart.
SCHEDA FILM

Regia: Isabel Coixet

Attori: Emily Mortimer - Florence Green, Bill Nighy - Edmund Brundish, Patricia Clarkson - Violet Gamart, Charlotte Vega - Kattie, Karen Ardiff - Signora Deben, Mary O'Driscoll - Signora Keble, Gary Piquer - Signor Gill, Toby Gibson - Peter Gipping, Hunter Tremayne - Signor Keble, Honor Kneafsey - Christine, James Lance - Milo North, Frances Barber - Jessie, Richard Felix - William, Michael Fitzgerald - Signor Raven, Nigel O'Neill - Signor Deben, Jorge Suquet - Signor Thornton, Harvey Bennett - Wally, Lana O'Kell - Ivy Welford, Adie Allen - Signora Traill, Lucy Tillett - Signora Gipping, Barry Barnes - Ispettore Sheppard, Rachel Gadd - Ispettrice, James Murphy - Lionel Fitzhugh, Reg Wilson - Generale Gamart, Nick Devlin - Harold

Soggetto: Penelope Fitzgerald - romanzo

Sceneggiatura: Isabel Coixet

Fotografia: Jean-Claude Larrieu

Musiche: Alfonso de Vilallonga

Montaggio: Bernat Aragonès

Scenografia: Llorenç Miquel

Costumi: Mercè Paloma

Effetti: Ryan Mcneill

Suono: Albert Gay

Altri titoli:

La librería

Der Buchladen der Florence Green

Durata: 113

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: romanzo omonimo di Penelope Fitzgerald

Produzione: JAUME BANACOLOCHA, JOAN BAS, ADOLFO BLANCO, CHRIS CURLING PER DIAGONAL TV, A CONTRACORRIENTE FILMS, ZEPHYR FILMS, IN COPRODUZIONE CON GREEN FILMS, ONE TWO FILMS

Distribuzione: BIM

Data uscita: 2018-09-27

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SUPPORTO E LA PARTECIPAZIONE DI: ICAA, ICEC, TVE, MOVISTAR+, NATIXIS COFICINE, NORTHERN IRELAND SCREEN.

- PRESENTATO AL 68. FESTIVAL DI BERLINO (2018) NELLA SEZIONE 'BERLINALE SPECIAL GALA'.
CRITICA
"Vincitore di tre premi Goya, il film, malinconico, dolce e ostinato, che la catalana Isabel Coixet ha tratto dal romanzo di Penelope Fitzgerald La casa dei libri (1978). (...) Finisce in umiliazione generale, perché è chiaro che la regista guarda diritto negli occhi il presente. Ben intagliati i personaggi: il sapore letterario si nutre delle scoperte oggi vintage (Nabokov e Bradbury) e tutto con un cast sensibile con Emily Mortimer, Patricia Clarckson, Bill Nighy". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 27 settembre 2018)

"(...) Nonostante le possibilità dall'omonimo romanzo firmato da Penelope Fitzgerald nel 1978, che offriva ottimi spunti per sviscerare temi ancora dibattuti e non risolti nel presente (la condizione femminile, la grettezza del provincialismo, lo scontro ideologico sulla cultura), 'La casa dei libri' (The Bookshop) non riesce ad andare oltre la superficie dei fatti narrati. Isabel Coixet, incassa tre premi Goya, compreso quello per il migliore film spagnolo dell'anno, ma non vince la sfida di portare a termine un'opera corrosiva, contemporanea, audace. Punta invece su un sentimentalismo un po' lezioso, che magari si addice al personaggio di Florence, mite e discreto per natura, ma che poco ha a che fare con la passione travolgente per la lettura, né con il coraggio nel voler rompere gli schemi. Conserva tutta la forza per un bel finale, che però non basta a bilanciare l'opera. (Beatrice Fiorentino, 'il manifesto', 27 settembre 2018)

"Benché diretto da una regista catalana, la brava Isabel Coixet, 'La casa dei libri' è la quintessenza del film 'british'. È british nel soggetto, che ha per teatro la provincia inglese di fine anni 50. (...) È british nello stile narrativo: che procede con studiata lentezza, come piace ai cultori delle cose, più che dette, sussurrate. Ma, tutto incentrato com'è sull'amore per i libri, il film soffre di una certa astenia cinematografica. Chi ama il genere, comunque, apprezzerà. Bravo come sempre il veterano Bill Nighy". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 27 settembre 2018)