Io sono un campione

This Sporting Life

GRAN BRETAGNA 1963
Frank Machin, un minatore inglese, grazie al suo fisico diventa un giocatore di rugby. Il successo sportivo con i relativi guadagni gli permettono facili avventure. Si innamora di una vedova, sua padrona di casa, affezionandosi anche ai bambini di lei. La donna lotta per non lasciarsi sopraffare dalla prepotenza di Frank, ma poi cede alle sue pressioni. Tuttavia, la mancanza di affetto da parte della donna che ama rende il giocatore più arrogante con avversari e compagni di squadra e questo sarà la causa del suo declino.
SCHEDA FILM

Regia: Lindsay Anderson

Attori: Richard Harris - Frank Machin, Rachel Roberts - Margaret Hammond, Alan Badel - Gerald Weaver, William Hartnell - 'Papà' Johnson, Colin Blakely - Maurice Braithwaite, Vanda Godsell - Anne Weaver, Anne Cunningham - Judith, Jack Watson - Len Miller, Arthur Lowe - Charles Slomer, Harry Markham - Wade, George Sewell - Jeff, Leonard Rossiter - Phillips, Katherine Parr - Sig.ra Farrer, Bernadette Benson - Lynda Hammond, Andrew Nolan - Ian Hammond, Glenda Jackson - Cantante alla festa (non accreditata

Soggetto: David Storey

Sceneggiatura: David Storey

Fotografia: Denys Coop

Musiche: Roberto Gerhard

Montaggio: Peter Taylor

Scenografia: Alan Withy

Costumi: Sophie Devine

Effetti: Charles Staffell - non accreditato

Altri titoli:

El ingenuo salvaje

Lockender Lorbeer

Le prix d'un homme

Durata: 125

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: VISTAVISION, 35 MM (1:1.66)

Tratto da: romanzo omonimo di David Storey

Produzione: INDEPENDENT ARTISTS, JULIAN WINTLE/LESLIE PARKYN PRODUCTIONS

Distribuzione: RANK FILM - LANTERNA HOME VIDEO

NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO AL FESTIVAL DI CANNES (1963) DOVE RICHARD HARRIS HA RICEVUTO IL PREMIO PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE.

- NOMINATION ALL'OSCAR 1963 PER RICHARD HARRIS E RACHEL ROBERTS COME MIGLIORI ATTORI PROTAGONISTI.
CRITICA
"Partito con l'evidente intenzione di dar vita ad un'opera di introspezione psicologica non sempre l'autore è riuscito a mantenere fede alle premesse. Infatti, forse per conferire maggior rilievo agli spunti drammatici, ha ecceduto sul piano degli effetti a tutto scapito del rigore stilistico dell'opera che non manca, comunque, di pagine efficaci e di spunti drammaticamente validi. L'interpretazione quanto mai puntuale riscatta sia pure in parte le lacune dell'opera." (Segnalazioni cinematografiche', vol. 55, 1964)