Il migliore

The Natural

USA 1983
L'antefatto. Roy Hobbs nel 1918 ha quattordici anni, il padre, un agricoltore del Midwest, lo sta tirando su come giocatore di "baseball", ma muore all'improvviso davanti alla sua fattoria e Roy si fabbrica una mazza, dalla quale non si separerà per tutta la vita e sulla quale incide la parola "Wonderboy" (ragazzo meraviglia). A venti anni, egli è su di un treno che lo porta da lris, la ragazza amata, per dirle che ha incontrato un "talent-scout", il quale lo porterà a Chicago a giocare in squadra. Sul treno si trovano anche una attraente ragazza, Harriet Bird, ed un famoso giocatore, W. Wambold, accompagnato da Max Mercy, un giornalista sportivo. Durante una sosta del treno, i due giovani scendono sul terreno per una sfida; fioccano le scommesse e così lo sconosciuto Roy batte in tre colpi l'avversario. Max nota le qualità di Roy; a Chicago la ragazza lo invita nella sua camera, ma gli spara. Sarà trovata, poi, morta per suicidio, mentre l'aspirante campione, gravemente ferito, passerà due anni in clinica. Finalmente, dopo ben 15 anni e dopo prestazioni sportive in oscure località di provincia Roy viene presentato alla Squadra degli Knights. Ora ha un contratto; tutti, e in prima linea l'allenatore Pop Fisher, sono assolutamente scettici sul nuovo arrivato, relegato sempre in panchina. Un giorno, inserito per necessità nel ruolo di battitore, Roy comincia a dare saggi stupefacenti del proprio innato talento e risultati estremamente producenti. Pop, poco a poco, cambia di opinione. Il giornalista Max, sempre in cerca di un buon "scoop", comincia ad indagare sul passato del giovane. La squadra risale la china e Roy si fa ben volere da tutti, anche per la sua indole e per il suo cameratismo. Nasce una attrazione assai forte tra lui e Memo, che non soltanto è la nipote dell'allenatore, ma anche la donna di uno dei giocatori e che è protetta da Gus, un losco personaggio della cerchia del giudice Banner, presidente della squadra. Roy apprende anche dal secondo allenatore Red (che gli è stato subito amico) che il suddetto magistrato è il maggior azionista dei Knights, avendo obbligato Pop a cedergli il 10 per cento delle azioni. Gli "exploits" in campo di Roy si susseguono: la palla, lanciata dalla sua mazza ormai celebre, continua a rimbalzare sul tetto delle tribune e a frantumare l'orologio dello stadio. Tra la gloria che si profila all'orizzonte ed i lacci della bella Memo, Roy sembra aver dimenticato sia l'incidente della sparatoria, sia la gentile lris della propria giovinezza. Ma il giudice Banner è su tutte le furie: paradossalmente ed in odio a Pop, egli non vuole che la squadra vinca il campionato. Pertanto, egli chiama Roy e gli offre un nuovo contratto ed una ingente somma, pur di toglierlo a Pop. Roy rifiuta. Mentre Mercy continua a scavare nel passato del giovane e mentre Pop lo invita a diffidare di Memo, Roy entra in crisi: durante una partita, una donna biancovestita lo guarda intensamente dalle gradinate, egli la vede e riconosce in lei lris, i due si incontrano in un caffè, i ricordi affiorano e Roy apprende che la donna vive con il figlio. A New York si gioca una partita decisiva per il campionato ma, ad un ricevimento ove si trova con Memo, Roy ha uno strano malore. Ricoverato in ospedale (dove gli viene estratto dall'esofago un proiettile rimasto là durante un quindicennio), un medico gli dice che se continuerà con il "baseball" rischierà di morire. Così lo visitano sia Memo, che Iris, nonché Banner, che ancora gli offre denaro, a patto che non giochi per vincere. Ma il nostro eroe scenderà comunque nell'arena, pur soffrendo. Iris è presente per incoraggiarlo, anche se il pervicace e perfido Max le ha fatto vedere le fotografie fatte tanti anni prima a Chicago, con i corpi di Roy ferito e della donna morta. Ma lris, che sempre ama Roy, non vi annette importanza. Dalle gradinate, dove la folla incita a gran voce il giocatore, riesce a fargli pervenire poche righe "anche da parte di 'suo' figlio che è con lei nello stadio". Roy, sulle prime sbalordito, trova la forza necessaria, scende in campo e, mentre ormai si fa notte, la sua celebre mazza si spacca nettamente in due. Fornito di un'altra mazza, ribatte al lancio dell'avversario, mentre già la casacca si macchia di sangue. La palla esplode in aria come un proiettile, diretta verso i riflettori, le cui lampadine a loro volta esplodono in un vero fuoco d'artificio. Il pubblico è in delirio, la squadra ha vinto, il buon Pop e Red sono ai sette cieli ed il giudice è sconfitto nelle sue trame. Quanto a Roy Hobbs, egli ha mantenuto intatta la propria coerenza e la passione per il "baseball" instillatagli dal padre, mentre Iris (ed il ragazzo fin qui a lui sconosciuto) gli sorridono dalla tribuna.
SCHEDA FILM

Regia: Barry Levinson

Attori: Robert Redford - Roy Hobbs, Glenn Close - Iris Gaines, Kim Basinger - Memo Paris, Wilford Brimley - Pop Fischer, Barbara Hershey - Harriet Bird, Robert Prosky - Il giudice, Richard Farnsworth - Red Blow, Joe Don Baker - Whammer Wambold, John Finnegan - Sam Simpson, Alan Fudge - Ed Hobbs, Paul Sullivan - Roy adolescente, Rachel Hall - Iris adolescente, Michael Madsen - Bartholomew 'Bump' Bailey, Jon Van Ness - John Olsen, Mickey Treanor - Doc Dizzy, Robert Duvall - Max Mercy, Robert Rich III - Ted Hobbs, George Wilkosz - Bobby Savoy, Anthony J. Ferrara - Allenatore Wilson

Soggetto: Bernard Malamud - romanzo

Sceneggiatura: Phil Dusenberry, Roger Towne

Fotografia: Caleb Deschanel

Musiche: Randy Newman

Montaggio: Stu Linder - versione estesa, Christopher Holmes

Scenografia: Mel Bourne, Angelo Graham

Arredamento: Bruce Weintraub, John Sweeney

Costumi: Gloria Gresham, Bernie Pollack

Altri titoli:

Le meilleur

El mejor

Der Unbeugsame

Durata: 118

Colore: C

Genere: SPORTIVO DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANAFLEX, 35 MM (1:1.85), PANORAMICO - TECHNICOLOR

Tratto da: romanzo omonimo di Bernard Malamud

Produzione: DELPHI II PRODUCTIONS, TRISTAR PICTURES

Distribuzione: CEIAD (1984) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

NOTE
- CANDIDATO AL PREMIO OSCAR 1985 PER: MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA (GLENN CLOSE), FOTOGRAFIA, MUSICA E SCENOGRAFIA.
CRITICA
"(...) Tutta la faccenda è, in sostanza, trionfalisticamente raccontata, per manifestarsi spesso noisette. Si tira avanti con un personaggio (di per sé mite e gradevole, retto e coerente) e, tuttavia, mal costruito: con vicende anche faticosamente puntellate. C'è in più qualche mal raffrenato scivolamento verso il fumettone (...). Fra gli interpreti, volti di ottimi caratteristi (Wilfred Brimley nel personaggio del 'manager' Pop) e, in prima fila, attori quali Robert Redford (nei panni di Roy: occasione, pare, per la sua 'rentrée'), Robert Duvall (un ambiguo e traffichino Max Mercy) e Glenn Close (Iris; già vista, ma in un ruolo più congeniale, nel 'Grande Freddo')". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 98, 1985)