Il grande giorno di Jim Flagg

The Good Guys and the Bad Guys

USA 1969
Siamo agli inizi del '900 e lo sceriffo cittadino James Flagg considera ancora il suo ruolo molto seriamente, mentre la città lo vede come testimonianza di un passato caratterizzato da banditi e violenze, non molto positivo per un'immagine di città moderna. Quando il suo vecchio avversario McKay torna in città con al seguito una nuova banda, Flagg ha il presentimento che una nuova rapina stia per essere compiuta, e cerca quindi di mettere insieme una squadra da mettere sulle tracce dei fuorilegge. Ma la città ha in serbo altro per Flagg: una festa di pensionamento. Flagg accetta di mettersi da parte, ma inizia ad indagare per conto suo e riesce a catturare McKay, solo per scoprire che in realtà la banda di fuorilegge aveva deciso di metterlo da parte, perchè troppo vecchio e lento per essere di alcun aiuto. Mettendo da parte i vecchi rancori, McKay e Flagg si uniscono per catturare i banditi.
SCHEDA FILM

Regia: Burt Kennedy

Attori: Robert Mitchum - Sceriffo James Flagg, George Kennedy - Big John Mckay, Martin Balsam - Sindaco Wilker, David Carradine - Waco, Tina Louise - Carmel, Douglas Fowley - Grundy, Lois Nettleton - Mary, Marie Windsor - Polly, Nick Dennis - Meccanico, John Davis Chandler - Dence, John Carradine - Ticker, macchinista del treno, Garrett Lewis - Hawkins, Dick Peabody - Boyle, Jimmy Murphy - Buckshot, Kathleen Freeman - Signora Stone

Soggetto: Ronald M. Cohen, Dennis Shryack

Sceneggiatura: Ronald M. Cohen, Dennis Shryack

Fotografia: Harry Stradling Jr.

Musiche: William Lava

Montaggio: Otho Lovering, Howard Deane

Scenografia: Stan Jolley

Costumi: Yvonne Wood

Effetti: Horace L. Hulburd

Durata: 99

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, TECHNICOLOR

Produzione: ROBERT GOLDESTEIN PER RONDEN

Distribuzione: DEAR

NOTE
- IL MONTATORE OTTO LOWERING NON E' ACCREDITATO NEI TITOLI.
CRITICA
"Discreto western, certamente atipico, per il taglio ironico e le cadenze da commedia, che scorre placidamente a ritmo accelerato per trasformarsi in rapido soltanto nell'ultimo quarto d'ora con un'imprevedibile mattanza. Robert Mitchum, attorniato da un manipolo di eccellenti vecchie glorie, è particolarmente svogliato: gli scappa perfino un sorriso". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 28 settembre 2001)