I GLADIATORI DELLA STRADA

GLADIATOR

USA 1992
Trasferitosi col padre in una casa di poche e squallide stanze in un quartiere malfamato della zona sud di Chicago - a motivo della sfortuna del genitore, giocatore d'azzardo e gran bevitore - il liceale Tommy Riley, di recente orfano di madre, si trova spaesato e senza amici nel nuovo ambiente, alle prese col teppismo quotidiano di coetanei neri e bianchi e con la violenza di gruppi esperti in ogni genere di sopraffazione. Già campione di pugilato nella scuola di provenienza, Tommy ha ben presto occasione di misurarsi con questi ultimi, salvando dal pestaggio Lincoln, un pugile nero da essi selvaggiamente aggredito, e guadagnandosene l'amicizia. Ma ha pure la sorpresa di una visita di creditori del padre, che lo intimoriscono con oscure minacce, se il debito non verrà saldato in tempo. Rimasto solo a causa della partenza del padre - che ha finalmente trovato lavoro - Tommy accetta di fare il lavapiatti presso una tavola calda, gestita a conduzione familiare dalla madre di Dawn, una compagna di liceo che simpatizza per lui. Notato da Pappy Jack, un losco individuo che recluta giovani pugili per gli incontri illegali di pugilato organizzati dallo spregiudicato Jimmy Horn, un ex lottatore, Tommy, deciso a saldare il consistente debito del padre, è costretto ad accettare di battersi sul ring. Cade così nelle reti di Horn, sperimentandone la smisurata avidità, la violenza, la sopraffazione e il cinismo. Costretto da questo a combattere contro l'amico Lincoln, Tommy riesce a mandare a vuoto la competizione e a liberarsi dal dispotismo del cinico Jimmy, affrontandolo sul ring in un disperato corpo a corpo dal quale esce vincitore.
SCHEDA FILM

Regia: Rowdy Herrington

Attori: James Marshall - Tommy, Cuba Gooding Jr. - Lincoln, Robert Loggia - Pappy Jack, T.E. Russell - Spits, Jon Seda - Romano, Tab Baker - Storm Troopers, Brian Dennehy - Horn, Ossie Davis - Noah, Dwain A. Perry - Storm Trooper, Cara Buono - Dawn, Joan Schwenk - Segretaria, Francesca P. Roberts - Signorina Higgins, Emily Marie Hooper - Belinda, Vonte Sweet - Tidbits, Antoine Roshell - Scarface, Thomas Charles Simmons - Leo, Laura Whyte - Millie, Kevin Casey - Creditore, Mike A. Burgos - Segnapunti, Marctwaine Nettles-Bay - Adolescenti In Aula, Raul Salinas - Adolescenti In Aula, Lance Slaughter - Shortcut, Mark Philipp Raff - Ragazzo Nella Tavola Calda, Anthony Fitzpatrick - Creditore, Richard Lexsee - Padre Nel Parco, Michael Glienna - Secondo-Black Death, John Louis Williams - Sorvegliante Scuola, Jeon Paul Griffin - Black Death, John Heard - John Riley, Harve Kolzow - Cronometrista, Mik Scriba - Primo Arbitro, Jimm Kiblinger - Ragazzo Nella Tavola Calda, Mary Flynn - Ragazza Nella Tavola Calda

Soggetto: Djordje Milicevic, Robert Mark Kamen

Sceneggiatura: Robert Mark Kamen, Lyle Kessler

Fotografia: Tak Fujimoto

Musiche: Brad Fiedel

Montaggio: Harry B. Miller, Peter Zinner

Scenografia: Gregg Fonseca

Costumi: Donfeld

Effetti: John D. Milinac

Durata: 99

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, NORMALE, TECHNICOLOR

Produzione: FRANK PRICE, STEVE ROTH PER COLUMBIA PICTURES CORPORATION, PRICE ENTERTAINMENT

Distribuzione: COLUMBIA TRI-STAR FILMS ITALIA - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO

NOTE
- COLLABORAZIONE NON ACCREDITATA ALLE MUSICHE: JERRY GOLDSMITH.
CRITICA
"Film dei buoni sentimenti e delle buone intenzioni, Werrington riesce ad allineare proprio tutti: il sentimento filiale di Tommy, determinato a liberare il padre dai debiti contratti da giocatore scriteriato; la sua innata propensione a difendere chi si trovi a qualsiasi titolo nei guai; l'equilibrio superiore all'età col quale si sforza di sfuggire alle provocazioni dei violenti; la sua refrattarietà al razzismo; la superiorità morale con la quale considera il denaro e la vita agiata di chi lo possiede; il suo rispetto per Dawn; la lealtà spinta all'eroismo con la quale si rifiuta di prevalere sull'amico e perfino di 'finire' l'odiato sfruttatore. Il lavoro presenta tuttavia numerose scene di violenza: in cinque round quasi consecutivi, riesce ad accumulare un quantitativo considerevole col sottile (ma neanche troppo) pretesto di opporsi appunto alla violenza, e di spendersi per la libertà e la dignità di tutti. Tecnicamente si avvale di tutti gli accorgimenti più collaudati della cinematografia statunitense, senza evitare di riuscire a volte ripetitivo e noioso. (Segnalazioni cinematografiche, vol. 113, 1992)