I 400 colpi

Les 400 coups

FRANCIA 1959
Antoine, un ragazzo parigino di dodici anni, svogliato ed irrequieto, preoccupa seriamente i suoi genitori. Spinto da un'indole insofferente e ribelle combina ogni sorta di guai. D'altra parte l'ambiente della famiglia e il comportamento dei genitori non possono esercitare un'influenza favorevole sul suo sviluppo. Antoine è nato da una relazione prematrimoniale della madre, la quale, anche dopo sposata, non ha rinunciato ad allacciare relazioni irregolari. Il patrigno è un uomo debole, sciocco e presuntuoso, sempre pronto ad attaccare lite con la moglie e a rinfacciarle quanto ha fatto per lei e per Antoine, dando un nome ed una casa ad un figlio non suo. Il ragazzo, che si trova a disagio in famiglia ed è incompreso a scuola, comincia a marinare le lezioni e a vagabondare per Parigi in compagnia dell'amico Renè, spendendo senza risparmio i soldi che è riuscito a racimolare. Sorpreso a rubare una macchina da scrivere nell'ufficio del patrigno, Antoine viene messo in una casa di correzione: i genitori sono lieti di potersi liberare di lui e della responsabilità che loro spetta per il suo comportamento. Nell'istituto il ragazzo è costretto a umilianti esperienze, finché un giorno decide di evadere. Approfittando di un rallentamento della sorveglianza riesce a fuggire ma non torna a casa. Prima di affrontare l'ignoto, vuole soddisfare un desiderio che da molto tempo nutre nel segreto dell'animo: vedere il mare.
SCHEDA FILM

Regia: François Truffaut

Attori: Jean-Pierre Léaud - Antoine Doinel, Claire Maurier - Gilberte Doinel, madre di Antoine, Albert Rémy - Julien Doinel, patrigno di Antoine, Patrick Auffay - René Bigey, Georges Flamant - Sig. Bigey, Yvonne Claudie - Sig.ra Bigey, Robert Beauvais - Direttore della scuola, Pierre Repp - Professore di Inglese, Guy Decomble - Professore di Francese, Claude Mansard - Il giudice, Henri Virlojeux - Guardiano notturno, Richard Kanayan - Abbou, Jeanne Moreau - Donna con il cane, Jean-Claude Brialy - Uomo in strada, François Truffaut - Uomo alla fiera (non accreditato, Philippe de Broca - Uomo alla fiera (non accreditato, Jean Douchet - L'amante (non accreditato, Jacques Monod - Il Commissario, Jacques Demy - Poliziotto (non accreditato, Daniel Couturier - Ragazzo, François Nocher - Ragazzo, Renaud Fontanarosa - Ragazzo, Michel Girard - Ragazzo, Henry Moati - Ragazzo, Bernard Abbou - Ragazzo, Jean-François Bergouignan - Ragazzo, Michel Lesignor - Ragazzo, Luc Andrieux, Bouchon, Marius Laurey

Soggetto: François Truffaut

Sceneggiatura: François Truffaut, Marcel Moussy

Fotografia: Henri Decaë, Jean Rabier - operatore

Musiche: Jean Constantin

Montaggio: Marie-Josèphe Yoyotte

Scenografia: Bernard Evein

Arredamento: Bernard Evein

Aiuto regia: Alain Jeannel, Francis Cognany, Robert Bober (II)

Altri titoli:

The Four Hundred Blows

Los cuatrocientos golpes

Les quatre cents coups

The 400 Blows

Sie küssten und sie schlugen ihn

I quattrocento colpi

Durata: 93

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO POLIZIESCO

Specifiche tecniche: CHEVEREAU CAMERAS, 35 MM (1:2.35), DYALISCOPE

Produzione: LES FILMS DU CARROSSE - S.E.D.I.F. PRODUCTIONS

Distribuzione: CINERIZ; CINETECA DI BOLOGNA IN COLLABORAZIONE CON BIM (2014) - CREAZIONI HOME VIDEO, L'UNITA' VIDEO

Data uscita: 2014-09-25

NOTE
- RIPRESE EFFETTUATE A PARIGI E IN NORMANDIA (HONFLEUR, CALVADOS).

- GRAN PREMIO DELLA REGIA E PREMIO OCIC AL 12MO FESTIVAL DI CANNES (1959).

- CANDIDATO ALL'OSCAR 1960 PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE.

- NEL 2005 IL BRITISH FILM INSTITUTE LO HA INSERITO NELLA CLASSIFICA DELLE 50 OPERE PIÙ ADATTE A UN PUBBLICO GIOVANE.

- NEL 2014 VIENE RIPROPOSTA IN SALA LA COPIA RESTAURATA DA MK2.
CRITICA
"Il film è realizzato con impegno. Si nota nel lavoro un senso vivo del racconto e del ritmo, la ricerca acuta delle piccole cose, il gusto dell'analisi psicologica intima e scavata. Nello svolgimento si riscontra però un certo squilibrio: accanto a pagine di felice intuizione o di brillante realizzazione tecnica se ne trovano altre sfocate o pleonastiche. Fotografia bella e suggestiva." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 46, 1959)