Galline in fuga

Chicken Run

USA 2000
Rocky, Ginger, Bunty, Babs e Fowler sono cinque simpatiche galline molto preoccupate per la loro sorte nell'allevamento di pollame di Mrs.Tweedy. Per salvare le "penne" escogitano un piano per fuggire.

TRAMA LUNGA
Un consistente gruppo di galline vive all'interno di una fattoria, che è in realtà una vera e propria prigione. Dentro i confini recintati da filo spinato si stendono a fila le casette delle pennute, unici luoghi dove è possibile trovare un po' di riposo. Per il resto infatti la proprietaria, la perfida signora Tweedy, ha organizzato l'allevamento come fosse un campo di lavoro: a orari comandati le galline si ritrovano sul grande piazzale, tutte identificate con un numero. Sul registro la signora controlla quante uova ha 'prodotto' ciascuna, e quelle sotto la media sono avviate in un ripostiglio per essere eliminate. Ma Gaia ed altre colleghe sono ben decise a svignarsela prima di andare incontro ad un tale crudele destino. Il tempo ormai stringe, perché la Tweedy ha pensato di cominciare la produzione di sformati di pollo, molto più redditizi delle uova. Gaia esorta le amiche ad unirsi per organizzare la fuga. Alcune esitano, ma quando al campo arriva per caso Rocky, un ruspante cavaliere solitario, i dubbi svaniscono. A poco a poco Rocky addestra le galline con duri esercizi di abilità e di destrezza. Il piano messo a punto è molto articolato e scatta quando la signora Tweedy è ormai pronta a dare il via alla macchina che produce gli sformati. Affidato al vecchio gallo Cedrone, memore dei gloriosi tempi in cui operava per la RAF, l'aereo preparato riesce a decollare, supera il recinto, e vola nello spazio. Intanto la macchina scoppia, inghiottendo la Tweedy. Le galline ora si muovono libere in un bel prato. Ma l'interrogativo rimane: è nato prima l'uovo o la gallina?
SCHEDA FILM

Regia: Nick Park, Peter Lord

Soggetto: Nick Park, Peter Lord

Sceneggiatura: Jack Rosenthal, Karey Kirkpatrick

Fotografia: Frank Passingham, Tristan Oliver, Dave Alex Riddett

Musiche: Harry Gregson-Williams, John Powell

Montaggio: Mark Solomon

Scenografia: Phil Lewis

Costumi: Sally Taylor

Effetti: Verity Grantham, Dominic Sidoli

Durata: 84

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Produzione: DREAMWORKS SKG, PATHE' PICTURES, AARDMAN ANIMATIONS, ALLIED FILMMAKERS

Distribuzione: UIP

NOTE
- IN ORIGINALE LE VOCI SONO DI : MEL GIBSON, JULIA SAWAHLA, MIRANDA RICHARDSON, JANE HORROCKS, IMELDA STAUNTON, TIMOTHY SPALL, PHIL DANIELS.

- SUPERVISIONE ALL'ANIMAZIONE: LLOYD PRICE.

- IL FILM E' STATO CAMPIONE D'INCASSI IN GRAN BRETAGNA NEL 2000.
CRITICA
"Una disperata corsa dei polli verso la salvezza e lontano dai soprusi. E' la risposta della Dreamworks alla Disney. L'umiltà intelligente e raffinata delle galline di Spielberg contro la potenza dei dinosauri". (Giampaolo Pioli, 'La Nazione', 27 giugno 2000)

"Modelli dichiarati del regista e produttore Peter Lord sono i film sulla seconda guerra mondiale e sull'eroismo dei soldati alleati prigionieri dei tedeschi: 'La grande fuga' e 'Stalag 17'. E 17 è il numero della baracca da dove parte la rivolta del pollaio. Ma se le spacconate spettacolari di Steve McQueen sono citate precisamente in molti dettagli, il film di Billy Wilder del '53 ha dato soprattutto il tono generale: criticato al tempo per aver trattato un tema tragico con spirito troppo scanzonato, propone soprattutto degli antieroi. Proprio come la gallina Ginger e compagne". (Emanuela Rosa-Clot, 'Panorama', 20 luglio 2000)

"Nick Park e Peter Lord hanno realizzato un film d'animazione geniale, capace di parlare a due pubblici in un colpo solo. Da una parte i bambini (...), dall'altra gli adulti, tanto meglio se cinefili. Il film, infatti è un'esilarante ripresa in versione pollame dei classici del cinema di campo di concentramento (...). Se le referenze sono nobili, il modo di metterle in scena è intelligente e pieno d'ironia affettuosa: tanto che, prima di arrivare ai pezzi di bravura del movimentato finale, ti sorprendi a identificarti con le sorti di una gallina, tremando per la poveretta che non ha fatto l'uovo o per i pericoli che Gaia e Rocky corrono nella diabolica macchina. Miracoli del cinema". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 16 dicembre 2000)

"Diciamolo: costruendo un perfetto mondo parallelo, replica e rovescio parodico del nostro, Park & Lord rivelano un genio degno della grande tradizione satirica britannica, da Swift in poi. E quella catapulta fatta col colino da tè, la borsa dell'acqua calda usata come tappeto elastico, la gallina che fa la maglia usando due stuzzicadenti, rispecchiano una passione per il bricolage, un desiderio infantile di rifare il mondo, che è il cuore stesso della Aardman e delle sue imprese. Basterebbe la sequenza della macchina che fabbrica pasticci di pollo, congeno infernale a cavallo fra 'Tempi Moderni' e 'Schindler's List', l'orrore dell'automazione e quello della detenzione, a fare di 'Galline in fuga' un capolavoro. E, cosa anche più rara, un capolavoro per tutti". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 15 dicembre 2000)

"Nick Park e Peter Lord, gli Oscar cineasti inglesi ideatori delle magnifiche avventure di Wallace & Gromit, cane e padrone, hanno realizzato il loro primo lungometraggio con risultati incantevoli. Fatica, tecnica complessa e rara, un tema appassionante come la libertà, successo internazionale e incassi altissimi soprattutto in America: una gran riuscita". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 15 dicembre 2000)