First Reformed

4/5
Paul Schrader tra speranza e disperazione. Un oggetto misterioso, improbabile e affascinante mix tra Bresson e Bergman, in Concorso

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USA 2017
Toller, ex cappellano militare, è il pastore di una piccola chiesa, perennemente vuota. Tormentato per la perdita del figlio che lui stesso aveva incoraggiato ad arruolarsi nelle forze armate, Toller deve confrontarsi con la sua fede, già messa a dura prova, quando gli viene chiesto aiuto dalla giovane coppia composta da Mary e Michael, quest'ultimo ambientalista radicale. Oppresso dal pensiero che il mondo sia in serio pericolo e motivato dalla totale mancanza d'azione della chiesa, Toller si imbarca quindi in una impresa molto pericolosa, con la speranza che possa finalmente rafforzare la sua fede e con lo scopo di rimediare ai torti subiti da tanti.
SCHEDA FILM

Regia: Paul Schrader

Attori: Ethan Hawke - Toller, Amanda Seyfried - Mary, Cedric The Entertainer - Jeffers, Victoria Hill - Esther, Philip Ettinger - Michael, Bill Hoag - John Elder, Michael Gaston - Balq, Sue Jean Kim - Suriya, Miah Issabella Velasquez - Rose, Tyler Bourke - Benny, Van Hansis - Roger, Ramon Nunez - Jason, Delano Montgomery - Jake, Satchel Eden Bell - Cynthia

Sceneggiatura: Paul Schrader

Fotografia: Alexander Dynan

Musiche: Lustmord

Montaggio: Benjamin Rodriguez Jr.

Scenografia: Grace Yun

Arredamento: Nadya Guravich

Costumi: Olga Mill

Durata: 108

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: KILLER FILMS, OMEIRA STUDIO PARTNERS, FIBONACCI FILMS, IN ASSOCIAZIONE CON ARCLIGHT FILMS INTERNATIONAL

NOTE
- IN CONCORSO ALLA 74. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2017), HA OTTENUTO IL PREMIO GREEN DROP.

- CANDIDATO ALL'OSCAR 2019 COME MIGLIOR SCENEGGIATURA.
CRITICA
"Schrader mette molta carne al fuoco, compresa una tirata contro la politica (trumpista?) che oltraggia la Natura, ma la sensazione è soprattutto quella di una rimasticatura di temi alla base della sua sceneggiatura di 'Taxi Driver' (il peso della colpa, la violenza come sacrificio radicale), senza una vera necessità e senza una forma altrettanto forte." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 1 settembre 2017)