Family Life

GRAN BRETAGNA 1971
Una ragazza della piccola borghesia inglese, Janice Ratcliff, con una madre autoritaria che l'ha costretta ad abortire e un padre debole, viene spedita dalla famiglia in cura da uno psicologo. Dopo alcune sedute il medico, che non capisce le origini psicologiche della malattia, decide di curare la giovane con l'elettroshock.
SCHEDA FILM

Regia: Ken Loach

Attori: Sandy Ratcliff - Janice Baildon, Bill Dean - Signor Baildon, Grace Cave - Signora Baildon, Malcolm Tierney - Tim, Hilary Martyn - Barbara Baildon, Michael Riddal - Dottor Donaldson, Alan MacNaughtan - Signor Carswell, Johnny Gee - Uomo nel giardino

Soggetto: David Mercer - opera teatrale

Sceneggiatura: David Mercer

Fotografia: Charles Stewart

Musiche: Marc Wilkinson

Montaggio: Roy Watts

Scenografia: William McCrow

Costumi: Daphne Dare

Altri titoli:

Wednesday's Child

Durata: 108

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR

Tratto da: opera teatrale "In Two Minds" di David Mercer

Produzione: TONY GARNETT PER EMI FILMS LTD., KESTREL FILMS

Distribuzione: GOLD FILM (1974) - VIDEO: MULTIVISION; DVD: MULTIMEDIA SAN PAOLO (2009)

NOTE
- PREMI FIPRESCI, OCIC E INTERFILM AL 22. FESTIVAL DI BERLINO (1972).
CRITICA
"Privo di progressione drammatica, giocato sull'evidenza di ambienti e scene e situazioni perfettamente aderenti a realtà di universale esperienza, anticonformisticamente privo di immagini indelicate, imbastito su dialoghi d'una ovvietà lontana da qualsiasi letterarietà o teatralità, questo film sembra ispirato alle tesi dello psicanalista Ronald D. Laing, secondo il quale la funzione della famiglia è di comprimere l'Eros, di conferire un falso senso di sicurezza, di negare la morte evitando la vita, di negare qualsiasi trascendenza, di credere in Dio ma di non esperimentare il vizio, di creare un uomo unidimensionale, di promuovere il rispetto, l'obbedienza, il conformismo, di impedire al fanciullo di giocare, di provare la paura dello scacco, il rispetto del lavoro e il rispetto della rispettabilità . Eccellente nella direzione di tutti gli interpreti, questo psicodramma è efficacissimo per la sottigliezza e naturalezza con cui la materia viene offerta allo spettatore quale problema scottante su cui riflettere. Il lavoro è un'analisi penetrante di un caso banale, ma tragico e spaventosamente universalizzabile. Colpisce come l'isterismo di Janice trovi alimento in una famiglia disperatamente normale e si avvii verso la tragedia irreparabile a causa dell'amore di una madre sprovveduta, oltre che di un apparato ospedaliero volenteroso e confortato dalla scienza. Colpisce, inoltre, che l'analisi della distruzione della personalità di una ragazza indifesa e disponibile sia attribuita senza demagogia al contrasto di generazioni nell'ambito di una famiglia sana e di una Società apparentemente progredita e organizzata". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 74, 1974)