Eragon

USA 2006
Nel mondo fantastico di Alagaësia, popolato da nani, elfi e creaturte misteriose, vive il giovane e valoroso Eragon con la sua amica, una dragonessa di nome Saphira. I due riescono a comunicare tramite il pensiero. Eragon scopre di essere in realtà uno dei membri eletti dell'esercito dei Cavalieri dei Draghi e come tale deve portare a termine la sua missione: liberare il mondo dalle oscure presenze che lo minacciano. Armato di una spada magica e aiutato dai saggi consigli di un cantastorie, il ragazzo è pronto ad affrontare mille avventure...
SCHEDA FILM

Regia: Stefen Fangmeier

Attori: Ed Speleers - Eragon, Jeremy Irons - Brom, Sienna Guillory - Arya, Robert Carlyle - Durza, John Malkovich - Re Galbatorix, Djimon Hounsou - Ajihad, Garrett Hedlund - Murtagh, Gary Lewis - Re Hrothgar, Alun Armstrong - Zio Garrow, Joss Stone - Angela, Steven Spiers - Sloan, Christopher Egan - Roran, Nils Allen Stewart - Lord Urgal, Caroline Chikezie - Nasuada, Kimo Keoke - Nano, Ágnes Bánfalvy - Anziana, Jaymes Butler - Guerriero, Tamsin Egerton - Katrina

Soggetto: Christopher Paolini

Sceneggiatura: Peter Buchman

Fotografia: Hugh Johnson

Musiche: Patrick Doyle

Montaggio: Roger Barton, Masahiro Hirakubo

Scenografia: Wolf Kroeger

Costumi: Kym Barrett, Carlo Poggioli

Effetti: Gerd Feuchter, Samir Hoon, Industrial Light & Magic (ILM)

Durata: 108

Colore: C

Genere: FANTASY AZIONE FANTASCIENZA

Tratto da: romanzo fantasy omonimo di Christopher Paolini

Produzione: 20TH CENTURY FOX, FOX 2000 PICTURES, INGENIOUS FILM PARTNERS

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA

Data uscita: 2006-12-22

NOTE
- LA VOCE ITALIANA DELLA DRAGONESSA SAPHIRA E' QUELLA DI ILARIA D'AMICO.
CRITICA
"Summa tecnologica di tutti gli exploit degli effetti speciali che vanno dalla saga di 'Star Wars' a quella di 'Jurassic Park', e dal 'Signore degli Anelli' all'ultimo 'King Kong', il racconto è anche la sintesi narrativa e morale un po' di 'Guerre Stellari', un po' della 'Trilogia dell'Anello' e un po' anche di 'Harry Potter' perché la sua trama magica e avventurosa è rivolta ai ragazzi. (...) La voce del dragone, in originale di Rachel Weisz, nell'edizione italiana è di Ilaria D'Amico, popolare voce di Sky Sport. Passatempo spettacolare e già visto." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 29 dicembre 2006)

"Eragon non è Aragorn. Come distruggere ciò che ha stabilito 'Il Signore degli Anelli' di Jackson: lo sdoganamento del fantasy. 'Eragon' di Stefen Fangmeier, dalla saga letteraria di Christopher Paolini, ci riporta al fantasy anni '80 che, tranne il 'Conan' di Milius, era un tripudio kitsch di costumi ridicoli, dialoghi risibili e fantasticherie improbabili. (...) Brutta copia di Tolkien i libri, brutta copia di Jackson il film. Malkovich, Carlyle e Irons hanno lo sguardo di chi ha accettato dopo aver letto l'assegno e non la sceneggiatura." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 29 dicembre 2006)

"Torna il kolossal fantasy medioevale e torna il drago, al centro del nuovo fenomeno cineletterario mondiale firmato da Christopher Paolini, ex ragazzo prodigio del Montana che aveva solo 15 anni quando scrisse 'Eragon', primo volume della trilogia intitolata 'L'eredità', la cui seconda parte 'Eldest' è appena uscita, mentre la terza andrà in libreria nel 2007. (...) Con un budget di 100 milioni di dollari, due esordienti nel ruolo (il protagonista Edward Speleers e il regista Stefen Fangmeier, esperto di effetti visivi della Lucasfilm) e un cast internazionale, 'Eragon' s'inserisce con strategia decisa e giusto dosaggio di emozioni e invenzioni nell'inflazionato mondo popolato di elfi, nani e draghi egemonizzato da 'Harry Potter' e 'Il signore degli anelli'. Ma sconta l'incapacità di strappare il fantasy dai fisiologici limiti di genere troppo onnicomprensivo e l'omologazione iconografica." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 30 dicembre 2006)

"Pazienza, un'altra saga di mostri, subconscio, eroismi ed horror. In attesa del diluvio fantasy che verrà, godiamoci (si fa per dire) il kolosso ad effetti digitali 'Eragon' ispirato al best seller del 23enne Christopher Paolini che ahimè preannuncia una trilogia. Il peggio di Tolkien rivive quindi in questa storia a cavallo di un tempo fiabesco (...) Tutto programmato per stupire, pour épater i minorenni, il film non ha in realtà un briciolo di fantasia, affidandosi a bravi attori assunti per servire un insipido pranzo: da Jeremy Irons, il buon guerriero, al malvagio Malkovich. Il resto è contorno, è silenzio, è manierismo cavalleresco, è noia." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 5 gennaio 2007)