EL ULTIMO TREN

CORAZON DE FUEGO

SPAGNA 2002
In vista della realizzazione della sua prossima pellicola, uno dei più importanti studi di Hollywood ha comprato, in Uruguay, una storica locomotiva del diciannovesimo secolo. La diffusione della notizia è motivo di orgoglio in molti abitanti del Paese sudamericano, ma non per i membri dell'associazione 'Amici del Riel', composta da ex funzionari delle Ferrovie dello Stato. Decisi a boicottare il trasferimento della locomotiva negli Stati Uniti, i membri dell'associazione decidono di rubare la macchina con la quale iniziano un avventuroso viaggio utilizzando tratte ferroviare abbandonate all'interno del Paese.
SCHEDA FILM

Regia: Diego Arsuaga

Attori: Federico Luppi - Pepe, Héctor Alterio - Professore, José Soriano - Dante, Segretario, Gastón Pauls - Jimmy Ferreira, Eduardo Miglionico - Ponce, Saturnino García - Arnoletti, Elisa Contreras - Micaela, Balaram Dinard - Hugo 'Guito', Alfonso Tort - Daniel, Jenny Goldstein - Notera, Juver Salcedo, Jorge Bolani - Avvocato Sichero, Roberto Suarez, Augusto Mazzarelli, Mariela Fierro, Ricardo Couto, Jorge Etcheverry, Fred Deakin - Mac Ferry, Guillermo Chaibun - Medico

Soggetto: Andrea Pollio, Andres Scarone

Sceneggiatura: Diego Arsuaga, Beda Docampo Feijoo, Fernando León de Aranoa

Fotografia: Hans Burman

Musiche: Hugo Jasa

Montaggio: Daniel Marquez, Fernando Pardo

Scenografia: Inés Olmedo

Costumi: Mónica Toschi

Altri titoli:

LOS DURMIENTES

THE LAST TRAIN

Durata: 93

Colore: C

Genere: AVVENTURA AZIONE

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: TORNASOL FILMS S.A., OK FILMS, PATAGONIK FILM GROUP, RAMBLA PRODUCCIONES, TAXI FILMS, TELEFE' CINE

Distribuzione: GRUPPO MINERVA INTERNATIONAL (2004)

Data uscita: 2004-08-27

NOTE
- PREMIO FIPRESCI AL TAORMINA FILM FESTIVAL 2003.
CRITICA
"Stavolta, per 'El Ultimo Tren' del trentottenne uruguayano Diego Arsuaga, la locomotiva n. 33 acquistata da una potente produzione di Hollywood per farne l'oggetto-feticcio di un megafilm, assume invece il valore di una sorta di antico vessillo da difendere, di una rivendicazione sociale e politica sbuffante orgoglio operaio. E sì, perché tre arzilli vecchietti, membri veterani dell'associazione 'Amici delle Ferrovie', non hanno nessuna intenzione di mollare il dinosauro, anzi se ne impadroniscono e in compagnia di un ragazzino-fochista danno il via ad una fuga su uno dei tanti binari morti dell'Uruguay per arrivare in Brasile. Su quella rotaia sfreccia così anche il viaggio interiore dei tre eroi dai capelli bianchi raccontato con passione, asciuttezza e un pizzico di retorica. Hanno poco da perdere, una vecchiaia di acciacchi, ma un ultimo grido da lanciare contro le ingiustizie del capitalismo. Hector Alterio, Federico Luppi e Pepe Soriano, interpreti inarrivabili per un film-metafora che fa bene al cuore." (Leonardo Jattarelli, 'Il Messaggero' 27 agosto 2004)