Dominique

GRAN BRETAGNA 1978
La pianista Dominique Ballard, reduce da un incidente che l'ha costretta per oltre un anno alla quasi totale immobilità, inizia a sospettare che suo marito David voglia liberarsi di lei facendola credere pazza. Si succedono uno dopo l'altro fatti incomprensibili che destabilizzano Dominique fino a farla impiccare. Dopo la sepoltura della donna, però, tutto si ripete, questa volta a parti invertite: ora è Ballard ad essere perseguitato dal fantasma della moglie. Soltanto con la morte di David i veri autori della tragedia usciranno alla luce, ma un'altra tragedia è imminente...
SCHEDA FILM

Regia: Michael Anderson

Attori: Cliff Robertson - David Ballard, Jean Simmons - Dominique Ballard, Jenny Agutter - Ann Ballard, Simon Ward - Tony Calvert, Ron Moody - Dottor Rogers, Judy Geeson - Maggiore Craven, Michael Jayston - Arnold Craven, Flora Robson - Signora Davis, David Tomlinson - Avvocato, Jack Warner - George, Leslie Dwyer - Responsabile del cimitero, Erin Geraghty - Segretaria di Ballard, Brian Hayes - S.T. Reeve, Ian Holden - Poliziotto, Jack McKenzie - John, l'autista, Michael Nightingale - Sacerdote al funerale

Soggetto: Harold Lawlor - racconto

Sceneggiatura: Valerie Abraham, Edward Abraham

Fotografia: Ted Moore

Musiche: David Whitaker

Montaggio: Richard Best

Scenografia: David Minty

Costumi: Douglas Hayward - abiti maschili, Wim Hemmink - abiti femminili

Altri titoli:

Avenging Spirit

Dominique Is Dead

Durata: 100

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: racconto "What Beckoning Ghost" di Harold Lawlor

Produzione: M. SUBOTSKY E A. DONALLY PER SWORD & SORCERY PR., GRAND PRIZE PRODUCTIONS, VIACOM PRODUCTIONS INC.

Distribuzione: EUROCOPFILMS (1980) - PENTAVIDEO (PEPITE)

CRITICA
"E' un classico thrilling che chiaramente richiama 'Angoscia' il noto film interpretato dalla coppia Ingrid Bergman e Charles Boyer) e che inevitabilmente si allaccia a quelli di Hitchcock. Le citazioni sono meritate in gran parte, vale a dire, sino a che nel finale Michael Anderson (noto per opere realizzate negli Stati Uniti, ma qui al lavoro per una produzione britannica) non si rifugia piuttosto pigramente in effetti troppo facili". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 89, 1980).