Camorra

4/5
Indagine socio-antropologica di un trentennio di malavita organizzata. Un “documento” che non è solo semplice assemblaggio, firmato Francesco Patierno, in Sconfini

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ITALIA 2018
Il film è un suggestivo ritratto storico e socio‐antropologico, concentrato sul periodo tra il 1960 e il 1990, del capoluogo campano e della criminalità organizzata che lo affligge. Frutto di mesi di ricerca tra i tesori degli archivi di Rai Teche, i sorprendenti filmati d'epoca, molti dei quali inediti, trovano un legame viscerale nella musica e nelle canzoni originali
scritte da Meg. "Camorra" scava nell'anima di una città imperscrutabile. Nei filmati delle Teche Rai e nelle fotografie dell'Archivio Riccardo Carbone c'è il racconto, che va dagli anni Sessanta agli anni Novanta, dello svilupparsi del fenomeno camorristico: dal rapporto di subordinazione alla mafia, che gestiva in Campania il contrabbando di sigarette negli anni del dopoguerra attraverso famiglie locali, fino all'avvento di Cutolo che riesce a unificare il proprio potere estorsivo in una sola grande organizzazione militare ed economica fornendo ai suoi membri un'ideologia identitaria di riscatto sociale e territoriale. Il culmine del potere cutoliano coincide con una delle vicende più oscure della storia della Repubblica, quando viene rapito l'assessore Ciro Cirillo dalle Brigate Rosse e i servizi segreti si rivolgono a Cutolo affinché tratti con i terroristi per il rilascio del politico: il boss fa liberare Cirillo, lo Stato gli è debitore.
SCHEDA FILM

Regia: Francesco Patierno

Soggetto: Francesco Patierno, Isaia Sales

Sceneggiatura: Francesco Patierno, Isaia Sales

Musiche: Meg

Montaggio: Maria Fantastica Valmori, Sarah Farmad - assistente

Suono: Matteo Bendinelli

Aiuto regia: Gianmarco Altieri

Durata: 70

Colore: C

Genere: STORICO

Produzione: TODOS CONTENTOS, Y YO TAMBIEN NAPOLI, CON RAI CINEMA, CON RAI TECHE

NOTE
- CON LA VOCE E LE MUSICHE DI MEG.

- IN CONCORSO ALLA 75. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2018) NELLA SEZIONE 'SCONFINI'.
CRITICA
"Interamente costruito sul materiale d'archivio messo a disposizione da Rai Teche e sulle fotografie dell'Archivio Riccardo Carbone, 'Camorra' ripercorre quegli anni nel tentativo di decifrare la genesi delle strutture di potere camorristiche, seguendo un testo scritto per il film - insieme allo stesso Patierno - da Isaia Sales, e affidato alla voce narrante della musicista Meg. L'ascesa al potere di Raffaele Cutolo, la nascita della nuova camorra organizzata che compatta la criminalità locale con un sogno di potere e ricchezza, appare allora come la logica conseguenza di quei fatti, anche se ancora oggi (o forse oggi ancor di più per come risuonano nel presente) impressionano le vette raggiunte dalla sua popolarità, tutta giocata sulla rivendicazione dei diritti dei dimenticati. Una popolarità destinata anch'essa a declinare con la feroce lotta per il potere dei clan camorristi che ancora oggi si spartiscono il potere a Napoli. Materiale di una storia sanguinaria con radici antiche e che continua senza tregua nel presente." (Giovanna Branca, 'Il Manifesto', 2 settembre 2018)

"Più piccolo, di solo repertorio e irrefutabilmente documentario è 'Camorra' di Francesco Patierno, un potente ritratto socioantropico tra '60 e '90, quando non era ancora 'Gomorra' ma don Raffaè (Cutolo): passa su RaiTre domani in seconda serata." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 3 settembre 2018)