Battuta di caccia

The Shooting Party

GRAN BRETAGNA 1985
In Gran Bretagna, nell'autunno 1913, Sir Randolph Nettleby con la moglie Lady Minnie e le figlie Ida e Cicely hanno invitato nella loro stupenda tenuta di campagna vari amici: lord Gilbert Hartlip e sua moglie Aline, lord Bob Lilburn e sua moglie Olivia, Sir Reuben Hergesheimer, di origine ebraica, il conte Tiber Rakassyi probabile pretendente della giovane Cicely e il nobiluomo Lionel Stephens. Sir Randolph, il padrone di casa, raffinato e sensibile aristocratico, sa che i suoi ospiti amano la caccia e quindi organizza per loro varie battute per vedere chi degli abili tiratori si dimostra il più valido. Vengono chiamati per aiutare i nobili signori nella caccia vari braccianti e fittavoli della zona fra i quali c'è Tom Harker molto stimato da tutti. A soffrire di questo sterminio di animali innocenti c'è il piccolo Osberth che possiede una splendida anatra selvatica alla quale è molto affezionato (e che viene compreso solo da Violet la cameriera) e uno strano individuo, Cornelius Cardew, che si è fatto promotore di un nuovo movimento per la protezione degli animali. Nella villa dell'aristocratico Sir Randolph si passa il tempo giocando al biliardo, al bridge, ballando, organizzando feste mascherate, corteggiando le dame. Il colto Lionel si accorge di essersi innamorato della dolce Olivia, moglie insoddisfatta di Bob; Sir Reuben trascorre una notte d'amore con la disponibile Aline, moglie dell'altezzoso lord Gilbert; il conte Tibor si dichiara a Cicely la quale dopo qualche titubanza lo respinge accorgendosi della sua meschinità d'animo. Anche i servitori John e Violet, approfittano per intrecciare una loro storia d'amore in forma molto più modesta e decorosa. Durante un'ultima battuta di caccia Sir Gilbert spara accidentalmente su Tom il quale dopo una breve agonia muore assistito amorevolmente da Sir Randolph. L'incantesimo è finito: ognuno torna sui suoi passi riflettendo forse sulla fatuità della propria esistenza.
SCHEDA FILM

Regia: Alan Bridges

Attori: James Mason - Sir Randolph Nettleb, Edward Fox - Lord Gilbert Hartlip, Dorothy Tutin - Lady Minnie Nettleby, John Gielgud - Cornelius Cardew, Gordon Jackson - Tom Harker, Cheryl Campbell - Lady Aline Hartlip, Robert Hardy - Lord Bob Lilburn, Aharon Ipalé - Sir Reuben Hergeshei, Joris Stuyk - Conte Tibor Rakassyi, Rebecca Saire - Cicely Nettleby, Sarah Badel - Ida Nettleby, Rupert Frazer - Lionel Stephens, Judi Bowker - Lady Olivia Lilburn

Soggetto: Isabel Colegate - romanzo

Sceneggiatura: Julian Bond

Fotografia: Fred Tammes

Musiche: John Scott

Montaggio: Peter Davies

Scenografia: Morley Smith

Costumi: Tom Rand

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE

Tratto da: romanzo di Isabel Colegate (Edito da Mondadori)

Produzione: GEOFFREY REEVE PER CASTLE HILL PRODUCTIONS

Distribuzione: ACADEMY PICTURES (1986)

NOTE
- IL FILM E' STATO UNO DEGLI ULTIMI AD ESSERE INTERPRETATO DA JAMES MASON. IN ORIGINE LA PARTE ERA STATA ASSEGNATA A PAUL SCOFIELD, QUESTI PERO' SI RUPPE UNA GAMBA IL PRIMO GIORNO DELLE RIPRESE.
CRITICA
"La ricostruzione d'epoca è perfetta, tutto è curato, abiti e suppellettili, con precisione millimetrica. Un po' sentenzioso il dialogo, ma ben scritto, forbito come le immagini. L'eccellente compagnia degli attori è una piccola galleria della crème teatrale e cinematografica d'Inghilterra. E' ovvio che, nella malinconia presaga del suo aristocratico personaggio, James Mason si attiri le simpatie di tutti, ma tenete d'occhio il sublime Edward Fox che riesce a suggerire un fondo di tristezza nel tetro snobismo di Lord Gilbert. In bilico sulla macchietta è la figura di Cornelius Cardew, amico degli animali, affidata a John Gielgud, ma basta il suo colloquio con Mason per darle spessore. Un film di classe, insomma. Un po' troppo, forse: è il compendio di tutte le tradizionali virtù, e dei limiti del cinema britannico. Ha una sorta di algida perfezione che soffoca la vita. Quanti shooting parties abbiamo visto sullo schermo, a parte le cacce alla volpe? Basta fare i confronti con 'La règle du jeu'(1939), grande film di Jean Renoir, per ristabilire le proporzioni. Per gli intenditori anglicizzanti: il film è stato girato a Knebworth House nello Herfordshire." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 8 Agosto 1986)

"Un film di notevole dignità formale, un riuscito affresco su un'epoca al tramonto, su un mondo ed una società in lento ma inesorabile trapasso. Su queste linee portanti il regista ha costruito un piccolo gioiello cinematografico, ricco com'è il film di accenni, di rilievo, di notazioni riguardo una serie di schemi e modelli culturali invalsi in quel periodo. Sostenuto da un'ottima sceneggiatura di Julian Bond, Bridges ha inoltre avuto la fortuna di poter disporre di un cast eccezionale, nel quale campeggia il compianto James Mason (qui nella sua ultima interpretazione) che disegna sullo schermo con intensità e preoccupazione il personaggio di sir Randolph. Accanto a lui altri eccellenti attori, tra cui Edward Fox, John Gielgud (nella parte di un difensore degli animali) Dorothv Tutin, Gordon Jackson. Judi Bowker. Da non dimenticare, infine, gli splendidi esterni della campagna inglese, altra grande protagonista del film." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 17 Agosto 1986)

"Il crepuscolo di un'epoca colto in una serie di coincidenze mascherate da thriller per questo film che Alan Bridges (era suo 'Un uomo da affittare', Palma d'oro a Cannes '73) ha tratto dal romanzo omonimo di Isabel Colegate, scrittrice poco conosciuta in Italia: un passaggio sullo schermo che ha privilegiato un'interpretazione metaforica della trama rispetto alla sua apparente imparzialità narrativa. Un buon successo di critica e l'ultima grande interpretazione di James Mason." ('Vivilcinema')