Ballando al buio

Dancin' Thru the Dark

GRAN BRETAGNA 1991
Linda si deve sposare con Dave. Entrambi si accingono a festeggiare con i rispettivi amici l'addio al celibato e nubilato. Ma i due gruppi decidono di passare la serata nella stessa discoteca. L'ex ragazzo di Linda, Peter, divenuto una famosa rockstar deve dare un concerto proprio in quel locale. Le passioni, la gelosia e la violenza, rendono la notte indimenticabile per gli sposi.
SCHEDA FILM

Regia: Mike Ockrent

Attori: Angela Clarke - Maureen, Mark Eomack - Eddie, Con O'Neill - Peter, Claire Hackett - Linda, Simon O'Brien - Kav, Julia Deakin - Bernadette, Louise Duprey

Sceneggiatura: Willy Russell

Fotografia: Philip Bonham-Carter

Musiche: Willy Russell

Montaggio: John Stothart

Scenografia: Paul Joel

Costumi: Laura Ergis

Effetti: Val Wardlaw, The Computer Film Company

Durata: 100

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: ANDREE MOLYNEUX PER LA BBC FILM E ANNIE RUSSELL PER LA FORMOST FILMS

Distribuzione: PENTA FILM - PENTA VIDEO - CECCHI GORI HOME VIDEO (PETITE)

CRITICA
"Sulla carta, 'Ballando al buio' ha molti elementi del più vivo cinema inglese degli ultimi anni. C'è la Liverpool della disoccupazione e della deriva giovanile: la 'Beirut inglese' voluta da Mrs. Thatcher da cui tutti sperano soltanto di evadere. C'è la bella idea di trovare negli squallidi gabinetti della discoteca l'ombelico di quel mondo, e c'è anche il mestieraccio dell'autore Willy Russell. Ma non c'e mai quel tono ruvido e vivo che avevano film come Lettera a Breznev (ambientato anch'esso tra le ragazze da discoteca di Liverpool) o Rita Sue e Bob in più, per non parlare di quel free cinema cui il regista dice di rifarsi. Qui tutto e confezionato con eccessiva astuzia, le musiche sono melense, e gli attori saranno giovani sconosciuti ma recitano già come veterani di sit-comedies televisive: manca solo Olivia Newton-John. Una sola attenuante: il doppiaggio, che appiattisce quei dialoghi che nella versione originale pare siano attentamente calibrati sullo slang dei giovani di Liverpool." ('Il Lavoro', 25 Giugno 1991)

"Una commedia aspra, piena di rock e di bravate giovanili, ma anche il ritratto di una città un tempo florida e ora coperta da una patina di precarietà. A Venezia, l'anno scorso, fu presentata fuori concorso e destò parecchio interesse. Giustificatissimo Mike Ockrent, esordiente nel lungometraggio per grande schermo (finora aveva lavorato per la tv), è un regista da tener d'occhio. Qui riesce, tra l'altro ad orchestrare egregiamente un colorito campionario di giovani interpreti." ('Il Secolo XIX', 25 Giugno 1991)

"Il film carino, con un impianto drammatico-sentimentale classico da commedia musicale social-giovanile, è la terza versione d'un lavoro televisivo e poi teatrale di Willy Russell ambientato esclusivamente nei gabinetti d'una discoteca, 'Stags and Hens': la tenacia del riciclaggio è notevole, l'estensione al panorama urbano arricchisce la vicenda, gli interpreti giovanissimi sono adeguati, la musica è piacevole." ('Panorama', 7 Luglio 1991)