A Letter to Elia

USA 2010
Attraverso spezzoni di film, fotografie, letture dall'autobiografia, o dal discorso sulla regia, e un'intervista al celebre maestro, Martin Scorsese ripercorre, commentando davanti alla cinepresa o fuori campo, le tappe dell'esistenza del cineasta Elia Kazan. Gli spunti sulla vita dell'arte e la sua creazione diventano per Scorsese occasione di riflettere anche sulle proprie esperienze artistiche.
SCHEDA FILM

Regia: Martin Scorsese, Kent Jones

Attori: Elia Kazan - Se stesso, Martin Scorsese - Narratore

Sceneggiatura: Martin Scorsese, Kent Jones

Fotografia: Mark Raker

Montaggio: Rachel Reichman

Durata: 60

Colore: C

Genere: BIOGRAFICO DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: MARTIN SCORSESE E EMMA TILLINGER PER FAR HILLS PICTURES, SIKELIA PRODUCTIONS

NOTE
- FUORI CONCORSO ALLA 67. MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2010).
CRITICA
"'Letter to Elia' è un film impressionante. A prima vista sembra un 'semplice' documentario di 60 minuti, in realtà è una "seduta psicoanalitica'. Scorsese ricorda le prime volte in cui vide i film di Kazan al cinema, da ragazzino. (...) Scorsese non rimuove la «colpa» di Kazan, la denuncia dei compagni alla Commissione McCarthy. La rimette in prospettiva, cercando di leggere l'opera di Kazan non solo come un autodafé - cosa che, in buona parte, è - ma anche come il disperato desiderio di accettazione da parte di un immigrato. Il greco Kazan e l'italiano Scorsese diventano, a Ellis Island, fratelli. O padre e figlio, appunto." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 5 settembre 2010)

"Il film che Scorsese (assente al Lido) firma insieme a Kent Jones racconta attraverso la lente dei suoi ricordi, le emozioni e le tante fonti di ispirazione che gli ha regalato il cineasta, scomparso nel 2003, autore di capolavori come 'Fronte del porto', 'La Valle dell'Eden' e 'Un tram che si chiama desiderio'. In 60 minuti Scorsese, che dal suo studio si rivolge direttamente al pubblico guardando dritto nella cinepresa, intreccia nel ritratto di Kazan i momenti topici della carriera del regista con i capitoli più controversi della sua collaborazione al maccartismo." ('Corriere della Sera', 5 settembre 2010)

"Estate, siccità in sala: quale miglior occasione per un dvd? Imperdibile è 'A Letter to Elia', documentario a quattr'occhi di Martin Scorsese e del critico Kent Jones. Per dirla con il primo, 'un atto d'amore' per una controversa leggenda del cinema e del teatro americano: il fondatore dell'Actors Studio, lo scopritore di Marlon Brando, il regista di 'Fronte del porto' e 'Un tram che si chiama desiderio', l'ex comunista che consegnò Hollywood alla caccia alle streghe maccartista e mai fu perdonato, in breve, Elia Kazan. Una lunga intervista e immagini di repertorio, sequenze clou e segreti (in)confessabili, per una lezione di grande cinema, e non solo: parlando di Kazan, il cinefilo Scorsese mette a nudo se stesso, confessando senza narcisismi onori e oneri dell'eredità. In cofanetto targato Cineteca di Bologna, con le interviste a Pacino, De Niro e Fatih Akin negli extra e il libro 'Appunti di regia' di Kazan: per chi ama la settima arte, un must have; per gli scettici, l'occasione per ricredersi. (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 7 luglio 2011)