10 regole per fare innamorare

2/5
Da YouTube al cinema, ma la star 2.0 Willwoosh si scopre idiota. Cherchez... Fausto Brizzi

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ITALIA 2011
Come conquistare una donna in dieci mosse: è questo l'insegnamento che Renato, chirurgo estetico di successo e indomabile donnaiolo, vuole impartire al diciottenne figlio Marco impelagato in una storia d'amore apparentemente impossibile. Tuttavia, se a mettere in pratica le dieci regole d'oro è un ragazzo timido e impacciato il risultato può essere tutt'altro che prevedibile...
SCHEDA FILM

Regia: Cristiano Bortone

Attori: Guglielmo Scilla - Marco, Enrica Pintore - Stefania, Giulio Berruti (II) - Ettore, Fatima Trotta - Mary, Pietro Masotti - Paolo, Piero Cardano - Ivan, Cinzia Mascoli - La madre Laura, Giorgio Verduci - Sandrone, Vincenzo Salemme - Renato, Gabriele Corsi, Furio Corsetti, Giorgio Maria Daviddi

Soggetto: Cristiano Bortone, Fausto Brizzi

Sceneggiatura: Cristiano Bortone, Fausto Brizzi, Annalaura Ciervo, Pulsatilla

Fotografia: Roberto De Nigris

Musiche: Andrea Farri

Montaggio: Claudio Di Mauro

Scenografia: Priscilla Rossi Pavolini, Carlo Rescigno

Costumi: Claudette Lilly

Durata: 96

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: ORISA PRODUZIONI, LILLY ÒRKESTRA ENTERTAINMENT

Distribuzione: KEYFILMS (2012)

Data uscita: 2012-03-16

TRAILER
NOTE
- DAL FILM È STATO TRATTO ANCHE IL LIBRO OMONIMO DI GUGLIELMO SCILLA (ED. KOWALSKI).
CRITICA
"Giovane divo mediatico, Guglielmo Scilla esplode in Rete con i suoi video blog sotto lo pseudonimo di Willwoosh, fa il conduttore su Radio Deejay e ha scritto anche un libro edito da Kowalski che, raccogliendo sussurri e grida d'amor radiofonico, ha dato l'ispirazione a questo film di buonismo sentimentale old style col papà sciupa-femmine (anche nel senso di chirurgo estetico), gli amici che fanno squadra e il rivale macho tronfio che «cambia le donne come le mutande». (...) A parte un Salemme più misurato del solito che fa il deus ex machina del cuore considerato una scienza esatta da barzelletta anni 40, gli altri son tutti ragazzi che vengono dalla tv e da Miss Italia, da Enrica Pintore, l'oggetto del desiderio, a Fatima Trotta, ninfomane della porta accanto, da Pietro Masotti che fa l'attore ma forse ci nasconde qualcosa a Piero Cardano, musicista che vede gente e coltiva piantine proibite. Sono sintonizzati e se Scilla, cliccatissimo su YouTube, è un bravo ragazzo da cui le studentesse si fanno firmare zaino ed eventuale gesso, Giulio Berruti, figlio della fiction, è il bellone senz'anima ma che sa rendere l'identikit del personaggio. La lezioncina di seduzione, sceneggiata dal regista con Fausto Brizzi, esperto di ex, è gentilmente offerta senza invenzioni ma anche senza la volgarità della commedia all'italiana attuale, da Cristiano Bortone che certamente abbassa le ambizioni dopo 'Sono positivo', 'L'erba proibita' e 'Rosso come il cielo'. Siamo sempre in un paese virtuale, dove nessuno ha problemi al di là delle cotte, ci sono i poster nelle camere dei giovani e le bambine dell'asilo che si innamorano di Scilla. Ma la realtà è decisamente assente, ridotta a una quinta da spot, fiction per cuori sensibili al fascino di un bravo ragazzo imbranato e di cui la sua dolce metà, conoscendo i letterati francesi, farà sicuramente polpette." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 16 marzo 2012)

"Ecco un titolo per il quale è indispensabile l'indicazione d'uso: per assistere ed esprimersi su '10 regole per fare innamorare' bisogna avere tra i dodici e i quattordici anni. Non uno in più o uno di meno, se non ci si vuole ritrovare proiettati in una galassia di argomenti, facce, gesti, pensieri e parole incomprensibili e arcani, una sorta di Saturno o Marte dove anche i concetti di scelta artistica e valutazione critica prendono la configurazione di geroglifici inestricabili. Scritto, guarda caso, da Fausto Brizzi insieme a Cristiano Bortone che lo ha poi diretto, il film è stato prodotto sulla scia del trionfo in rete di Guglielmo Scilla, i cui video firmati Willwoosh hanno registrato milioni di click entusiasti. Da YouTube al cinema il passaggio non era oggettivamente semplice, ma Bortone è a suo modo un coraggioso e ha deciso di portare a termine la missione impossibile." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 16 marzo 2012)

"Allora, '10 regole per fare innamorare' imbarca in qualità di sceneggiatore Fausto Brizzi, regista di commedie sentimentali di successo ('Ex', 'Maschi contro femmine'); e in qualità di protagonista un neofita del cinema, che però è già star del web. Firmati sotto lo pseudonimo di Willwoosh, pare che i video di Guglielmo Scilla su YouTube abbiano raggiunto milioni di click; inoltre l'eclettico giovanotto conduce un programma su Radio DJ e ha pure scritto il libro (edito Kowalski) ispiratore della pellicola. Ora si tratta di verificare se il personaggio al cinema funziona: ovvero, quanti dei click si trasformeranno in biglietti nonostante il film sia modestissimo e Scilla attore inesistente? Del resto del cast potremmo dire altrettanto, non fosse per la presenza di Vincenzo Salemme, che impersona il papà donnaiolo impegnato a trasformare l'impacciato figlio in un rubacuori. Quando entra in scena lui, con i suoi tempi comici e la sua capacità espressiva, allo spettatore non pare vero: e si vorrebbe che, come ventilato in una battuta, al figlio Scilla impartisse lezioni di recitazione invece che d'amore." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 16 marzo 2012)

"Largo ai giovani! A furia di sentirlo ripetere, e in tutti i campi, ci siamo messi in fila per crederci. Anche nel cinema italiano, in cui si è finito per dare spazi a un filone cosiddetto giovanilistico che un merito comunque l'aveva, quello di piacere alle platee. Da qui vari seguiti, che non accennano a finire. Come dimostra il film che esce oggi nelle nostre sale, '10 regole per far innamorare', diretto da quel Cristiano Bortone lodato e premiato a suo tempo per il suo 'Rosso come il cielo', assistito adesso, nella sceneggiatura, da uno dei campioni di quel filone, Fausto Brizzi, salutato con simpatia quando lo si vide esordire con 'Notte prima degli esami', un titolo che era già un programma, se non, visti gli imitatori, una sorta di manifesto. (...) Volendo, si può seguire, soprattutto se si sono già seguiti altri film del filone. Novità narrative ce ne sono poche, anzi, nessuna, i modi di rappresentazione possono definirsi diligenti, con qualche trovatina a carico di questo o quel personaggio, a cominciare da quello del padre che ha la fortuna di essere interpretato da un simpatico Vincenzo Salemme, misurato e attento anche quando gli si chiedono passaggi comici." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo Roma', 16 marzo 2012)

"Non esce invece dai soliti schemi inaugurati da Moccia '10 regole per fare innamorare' di Cristiano Bortone in cui Guglielmo Scilla, giovane conduttore tv e autore di video che l'hanno trasformato sul web in un piccolo fenomeno mediatico, interpreta uno studente universitario timido e impacciato, incapace di avvicinare la ragazza dei suoi sogni fino al giorno in cui decide di seguire i consigli del padre, incallito playboy. Seguiranno i soliti equivoci, false illusioni, inattesi successi che condurranno dritti a un happy end teso a dimostrare che i figli sono migliori dei padri." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 16 marzo 2012)

"Eccolo qua: primo film da protagonista per il divo del web Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh. L'alter ego esploso su YouTube, arguto e spesso travestito da donna, lascia il posto in '10 regole per fare innamorare' di Cristiano Bortone a Marco, ventenne timidone in fuga dall'università per insegnare ai bambini (i suoi partner perfetti). Improvvisamente: colpo di fulmine. (...) Le parti comiche tra Scilla e Salemme funzionano (c'è Brizzi alla sceneggiatura), quelle sentimentali suonano false e stucchevoli (c'è Brizzi alla sceneggiatura). Tutto sommato piacevole anche se il massimo sarebbe vedere Scilla in un'avventura per bambini più che in una commedia romantica per giovani donne." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 16 marzo 2012)

"Spiacerà a chi attendeva al varco Guglielmo Scilla, noto anche come Gu, noto soprattutto come Willwoosh reso molto popolare dalle apparizioni su Youtube. Ma il Gu come animale di cinema deve ancora fare un bel po' di strada. E sì che per predisporgli una sceneggiatura in grado di valorizzarlo era stato scomodato Fausto Brizzi." (Giorgio Carbone, 'Libero', 16 marzo 2012)

"La vita non è il cinema, il web non è il cinema: prendete Guglielmo Scilla, all'anagrafe YouTube Willwoosh, star da 45 milioni di visualizzazioni, con video fatti in casa, sarcastici, nonsense e un filo irriverenti. Sul grande schermo, la pena del contrappasso: lo ritroviamo idiota totale, alle calcagna di una bella e impossibile (Enrica Pintore), con lo zampino del papà Vincenzo Salemme, chirurgo plastico e sciupafemmine. Paternali ma disastrose, sono sue le '10 regole per fare innamorare', diretto da Cristiano Bortone e scritto a otto piedi con l'indaffaratissimo Fausto Brizzi (pure soggettista), Annalaura Ciervo e Pulsatilla. Se gli interpreti se la cavano - nulla di mitologico, ma Scilla e Cariddi (Salemme) hanno chimica - è proprio lo script a non fare innamorare: ok scopiazzare ironicamente - così, almeno, pretendono gli autori - gli analoghi americani, ma le incongruenze e le inverosimiglianze sono tutte in top 10. E che dire dei tagli d'accetta psicologici, a partire da 'Il gabbiano Jonathan Livingston' stampigliato sopra il letto del sensibilone Willwoosh? Amor, ch'a nullo amato amar perdona? Macché, altri tempi, altri amori: anche Dante non è il cinema." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 15 marzo 2012)