Ve lo ricordate Ted? L’orsacchiotto irriverente, volgare e strafumato della commedia omonima del 2012, scritta, diretta e interpretata (la voce di Ted) da Seth MacFarlane. Ebbene, è tornato: dopo i 550 milioni di dollari incassati nel mondo a  fronte di un budget di 50, Ted 2 non lascia ma raddoppia la vis comica, soprattutto, la scorrettezza politica, con più di una battuta  a segno ma irriferibile…

Stavolta, Ted ha sposato la sua bella Tami-Lynn, la vita di coppia non va a gonfie vele e, dunque, perché non adotatre un bambino? OProblema, il Commonwealth del Massachusetts dichiara Ted non essere una persona, ma un bene. Le conseguenze? Non può adottare, non può più lavorare alla cassa del supermercato e, soprattutto, il suo matrimonio viene annullato. Che fare? Adire a vie legali, complice l’amico di sempre John Bennett (Mark Wahlberg) e l’avvocato in erba – duplice accezione – Samantha L. Jackson (Amanda Seyfried, incantevole). Riuscirà il nostro eroe di peluche a vedersi riconosciuti i diritti civili?

Domanda buona per un sano, ma anche sconcio divertimento: l’alchimia tra Wahlberg e la Seyfried c’è, il plot si fa seguire con un certo interesse, le trovate e gli intermezzi ludici si sprecano, e il gender soffia in forma allegorica, pardon, metaforica. Un orsetto ci salverà? Chissà, ma già diverte: non è tanto, è tutto.