Lucia e Maria sono amiche di vecchia data, seppure di carattere molto diverso. Lucia è delusa da un matrimonio finito male e decisa a non riprovarci; Maria al contrario è vivace ed estroversa, incapace di tenere un uomo a lungo. Una sera proprio Maria conosce in un locale Luca, un ragazzo di 19 anni, bello e sensibile. Passano la notte insieme e al mattino, quando Maria è già uscita, Luca, svegliatosi, incontra in casa Lucia e la scambia per la compagna della notte...

All'origine c'è La scena, testo teatrale scritto da Cristina Comencini e messo in scena con successo nel 2014 con protagoniste Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti. Per la scrittura del copione invece insieme alla Comencini e a Giulia Calenda, c'è Paola Cortellesi, che dice di aver accettato volentieri l'incarico della scrittura per una sfida già provata in passato e intenzionata a ripetere. Sarebbe facile dire che le derivazione teatrale si sente fin troppo: gran parte dell'azione si svolge in interni, i personaggi di Lucia e Maria occupano quasi tutto lo spazio disponibile. Con vivacità e grande ritmo, bisogna dire. Perché tra le due donne si avvia una dialettica mista e imprevedibile fatta di cambi di umore, sorprese, e soprattutto con quella inarrestabile grazia di sanguigna voglia di stupire e di non arrendersi al prevedibile che caratterizza oggi molti atteggiamenti femminili.

L'equivoco sul quale va avanti tutta la vicenda assume a poco a poco sfumature grottesche e imprevedibili, segnando anche il mutare di costumi e abitudini. Il rapporto uomo/donna si avvia ad affrontare cambiamenti antropologici decisivi e che segnano che codificano il variare e i modi di essere. Così il rapporto delle due donne con un diciannovenne acquista a poco a poco una crescente potenzialità di forza e di rottura degli schemi. In questa ottica la storia diventa plausibile e le varie reazioni hanno una logica giustificabile.

L'impianto del film cresce di dinamismo, supportato, a livello di stile, da inquadrature aperte che allargano il ristretto spazio dei dialoghi ‘teatrali’ e sorreggono il frequente cambio di montaggio tra realtà e finzione. Nell’incontro tutto rivalità e amicizia delle protagoniste, Paola Cortellesi/Lucia vince quanto a capacità di cambiare umore e atteggiamento; Micaela Ramazzotti sorprende per il modo con cui restituisce la finta ingenuità e la furbizia di Maria.