Guida per riconoscere i tuoi bancari: Desconocido. E’ un thriller potenzialmente esplosivo quello diretto dallo spagnolo Dani de la Torre e molto ben interpretato – è la cosa migliore del film - da Luis Tosar, già apprezzato in Cella 211. Adrenalina e suspense fanno da cornice a un ritratto perfettibile (colpi di scena furi bersaglio, snodi fallaci), ma impietoso dell’attuale sistema bancario, che da Banca Etruria alla Popolare di Vicenza anche noi italiani conosciamo fin troppo bene.

Eppure, la gogna non è (solo) per i bancari, ma per i banchieri: sei i primi sono spregiudicati, ma meri esecutori, le pratiche fraudolente vengono promosse ai piani alti. A rischiare le chiappe sono quelli come Carlos (Tosar), un funzionario di banca rispettato e rampante, con una bella famiglia, una bella casa e un’incipiente crisi coniugale.

Un brutto giorno è lui, al posto della moglie, ad accompagnare i figli a scuola, ma nell’abitacolo squilla un cellulare e una voce sconosciuta gli intima di versare fior di quattrini su un conto: se non lo farà, salterà in aria insieme ai figli, perché sotto i sedili della sua BMW X5 (già auto di Locke...) è stata messa una bomba. Chi c’è all’altro capo del telefono? Boom!