C.R.A.Z.Y.

Quarant'anni di vita di un canadese e dei suoi quattro fratelli. Simpatia e nostalgia anni '70 alle Giornate degli Autori

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CANADA 2005
Storie straordinarie di gente ordinaria in cerca d'amore e felicità. Un dramma familiare diverso da tutti. Due storie d'amore s'intrecciano, l'amore di un padre per i suoi cinque figli e l'amore di uno dei figli per suo padre, un amore così forte che lo costringe a vivere nella menzogna. Quel figlio si chiama Zac Beaulieu che, nato il 25 dicembre 1960 diverso dai suoi fratelli, cerca a lungo con ostinazione di integrarsi con loro. Nel corso dei successivi 20 anni di vita percorre un cammino sorprendente che lo porta a comprendere la sua vera natura e, cosa ancora più importante, lo spinge a tentare di farsi accettare da suo padre così come veramente è.
SCHEDA FILM

Regia: Jean-Marc Vallée

Attori: Michel Côté - Gervais Beaulieu, il padre, Marc-André Grondin - Zachary Beaulieu (20-40 anni, Danielle Proulx - Laurianne Beaulieu, la madre, Émile Vallée - Zachary bambino (6-8 anni, Maxime Tremblay - Christian Beaulieu (23-30 anni, Pierre-Luc Brillant - Raymond Beaulieu (21-28 anni, Alex Gravel - Antoine Beaulieu (21-27 anni, Félix-Antoine Despatie - Yvan Beaulieu (15-16 anni, Mariloup Wolfe - Brigitte (14-18 anni, Jean-Louis Roux - Vecchio prete, Francis Ducharme - Paul (16-22 anni, Hélène Grégoire - Madame Chose, Sébastien Blouin - Antoine Beaulieu (12-14 anni, Johanne Lebrun - Doris (21-29 anni, Jean-Marc Vallée - Giovane prete, Anik Vermette

Sceneggiatura: Jean-Marc Vallée, François Boulay

Fotografia: Pierre Mignot

Musiche: David Bowie

Montaggio: Paul Jutras

Scenografia: Patrice Vermette

Costumi: Ginette Magny

Effetti: Marc Côté, Martin Williams, Fake Studios

Durata: 127

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Produzione: PIERRE EVEN PER CIRRUS PRODUCTIONS INC. & JEAN-MARC VALLEE PER CRAZY FILMS

Distribuzione: ISTITUTO LUCE (2006)

Data uscita: 2006-08-25

NOTE
- PRESENTATO ALLA 2^ EDIZIONE DELLE "GIORNATE DEGLI AUTORI", VENEZIA 2005
CRITICA
"Ancora David Bowie. Quante volte la geniale rockstar è stata utilizzata dal cinema per la presa di coscienza gay, o bisessuale, di un personaggio? Capitò già al Christian Bale di Velvet Goldmine ma anche a molti eroi di sceneggiature e romanzi di Hanif Kureishi per non parlare dell'inizio del recente Kinky Boots in cui il protagonista, futuro travestito, balla sulle note di Bowie. Non fa eccezione Zach, il protagonista di Crazy, giovane rockettaro nel Canada dei '70 alle prese con un padre dannatamente omofobo. Mentre il figlio si commuove ascoltando Space Oddity , il papà canta solo la dea del country Patsy Cline o Charles Aznavour. I due si scontrano per tutto l'agrodolce film di Vallée. (...) Sono loro due i pistoni che animano questo motore scoppiettante dal titolo Crazy. Colonna sonora struggente con Bowie, Rolling Stones, Pink Floyd e Jefferson Airplaine." (Francesco Alò, "Il Messaggero", 25 agosto 2006)

"Mettiamola così: C.R.A.Z.Y. è un film come se ne vedono di rado, con una voce fuori campo da applauso (perché non sembra una scorciatoia da regista pigro) e tanti quadretti familiari, per raccontare infanzia vocazione e prime esperienze del ragazzino canadese Zachary Beaulieu. Nato il 25 dicembre del 1960, quarto di cinque fratelli (le iniziali formano il titolo, ecco il perché dei puntini), ha una pericolosa tendenza a finire nel reparto rianimazione degli ospedali, dove viene dichiarato clinicamente morto. La mamma prepara i toast per la colazione dei rampolli usando il ferro da stiro: basterebbe questo per innamorarsene. (...) Una cosa non abbiamo capito: perché mai l'Istituto Luce abbia tenuto un simile gioiello chiuso in magazzino per un anno intero. Il film era l'anno scorso a Venezia, segnalato da un calorosissimo passaparola." (Mariarosa Mancuso, "Il Foglio", 28 agosto 2006)