GLI ANNI STRUGGENTI

Saverio Bivona, figlio di un illustre pedagogo di Capo d'Orlando, viene mandato a Roma per concorrere ai 300 posti di insegnamento elementare insieme ad altri 8000 aspiranti. Il ventenne Saverio, però, quando stringe amicizia con Andreina, collega di Pordenone che alloggia nella camera vicina della stessa pensione, dimentica i ferrei insegnamenti del Pestalozzi (nel cui nome è stato educato dal padre) e si dà a girovagare per Roma e dintorni. Trasferitisi ben presto nella medesima camera, i due giovani non dimenticano soltanto gli impegni di studio ma anche i rispettivi fidanzati: lui la siciliana Grazia che invano gli telefona e lei il veneto Remigio che a sua volta si affida invano al telefono. Il signor Bivona, scoperta la situazione, trascina il figlio al paese e lo sottopone a un nuovo anno di severa disciplina. Andreina, abbandonata senza spiegazioni nell'albergo, scompare nel nulla: Saverio, tornato un anno dopo al medesimo albergo, cerca invano la ragazza che ha amato; quindi, presentatosi alla commissione d'esame dopo gli eccellenti scritti, rifiuta categoricamente di rispondere a domande su materie che conosce benissimo. Tornato a casa, senza dare spiegazioni, fugge per ignoto destino.