“Cinque anni remando contro corrente per continuare a meravigliarci, recuperando quella magia e quella speranza che ha perso questa epoca. 5 anni di amore che ci hanno aiutato a migliorare anche professionalmente. Cinque anni di festival e di condivisione. Voglio ringraziare pubblicamente tutti coloro che ci hanno sostenuto. Realizzarlo ci ha richiesto molto lavoro ed energia, però oggi siamo qui, in questo bellissimo luogo, condividendo con tutti voi questo sogno. Avremmo voluto un festival più grande, ma non abbiamo potuto, perché non c’è stato l’appoggio sperato e la spinta propulsiva delle autorità. Per questo rivolgo loro un appello, affinché lo si possa pianificare per la prossima edizione. Ogni anno costa più lavoro, però siamo sempre qui, disposti a credere ed investire in quello che è questo Pueblo, in Mineral de Pozos”.

È un vibrante saluto quello che Martín González Licano, direttore, mente e anima creativa e propulsiva del Festival Internacional de Cine Independiente de Pozos (FICIP) (nello Stato di Guanajuato, Centro México), lancia dallo scenario suggestivo del Templo Inconcluso.

Ha tagliato così i nastri della Quinta edizione del Festival che, anche se sotto stelle economiche non favorevoli, ha ancora animato (12-15 ottobre scorsi) le strade di quello che si sta lasciando alle spalle la nomea di pueblo fantasma per essere sempre più magico.

Tutto questo grazie al coinvolgimento diretto di tutta la comunità di Pozos; degli enti patrocinatori che fattivamente hanno dato ospitalità e organizzato i momenti di convivio, come l’Hotel Boutique e Galleria d’arte Su casa e il Ristorante caffè d’artista Aurum di Gabriela Gutiérrez París; dell’associazione Señores de Pozos A.C. trainata da Don Ignacio Soto Borja y Anda; della poetessa statunitense Lorena Wolfman, da anni qui trasferitasi; della comunità chichimeca che ha compiuto un rituale per chiedere il permesso agli spiriti ed essere ospitati in quei luoghi; della cantante Marina Quiroga, arrivata direttamente dall’Argentina; del gruppo rockfolkpsichedelico Surfistas del Sistema, anche loro argentini ma da qualche anno a Città del Messico, in tasca un contratto con l’Universal; dell’industrial designer Silvino Lopeztovar, in contatto con Renzo Piano e disegnatore del Premio del Festival; del regista Carlos González Morantes che con la figlia Carla ha realizzato e qui presentato il libro Sueños de Celuloide; del fotografo Chon Mansilla, che definiremmo “regista di matrimoni”, che, vestito da ranger, ha presentato il catalogo di tutti i film, documentari, videoclip che sono stati realizzati nei luoghi suggestivi di Pozos, con relativo video di spezzoni di tutti e 40.

Ma com’è possibile che un motore del genere si accenda ogni anno in luoghi così evocativi, ma ancora così isolati, in attesa di essere (ri)scoperti del tutto? Lo ha indicato con acutezza il Maestro Carlos González Morantes: “In fondo siamo meravigliosamente borghesi, e l’attenzione che ci dedica Martín Licano è meravigliosa: ci fa sentire come dei cineasti premiati da Hollywood. Credo che il governo di Guanajuato stia perdendo una grande occasione: gli consiglierei Martín Licano come responsabile della cultura di tutto lo stato. Martin è un lottatore, e dove uno crede che non avverrà la magia, all’improvviso si accende”. Le autorità che hanno seguito l’introduzione del Direttore non hanno potuto che sposare la sua causa, asserendo che avrebbero fatto di tutto per invertire la rotta e rinvigorire il sostegno economico a questo piccolo miracolo in mezzo al tanto che qui c’è da conoscere.

Ed infatti l’avventura continua anche nel 2017, come ci ha confermato González Licano, raggiunto a San Luis de la Paz, a due passi da Mineral de Pozos. Oltre che essere impegnato nella realizzazione di 4 cortometraggi, ci informa che la sesta edizione del FICIP si farà dal 12 al 14 ottobre. Focus “Poesía y Movimiento: La mirada cinematográfica del cine filmado en Mineral de Pozos”. “Avremo una nuova sezione dedicata ai documentari realizzati e che si realizzeranno nello Stato di Guanajuato – prosegue González Licano - con l’obiettivo di incentivare la produzione nelle tante location e scenari naturali che caratterizzano soprattutto il nord est dello Stato; ed un evento a cui tengo particolarmente: una retrospettiva del regista Michelangelo Antonioni”.

Per un’attività, quella del Festival, che vivrà tutto l’anno. Grazie all’appoggio della Fundación Comunitaria del Bajío, stanno per iniziare questo mese corsi di formazione cinematografica per bambini da 5 a 12 anni, “con la finalità di introdurli nel linguaggio del cinema e presentare i loro primi passi nella cornice del FICIP”. Non mancheranno anche anteprime, corsi, presentazioni di libri, per una proposta che continuerà a respirare una dimensione nazionale e internazionale, per un evento ancora una volta ad ingresso gratuito.